FIRENZE
Cronaca

Il partito del non voto: "Troppi candidati in corsa. Gli elettori si allontanano"

L’analisi del politologo Baccetti: "La frammentazione è nemica delle scelte. Renzi? Non escludo la virata a destra. Schmidt è il più fiorentino dei tedeschi".

Il partito del non voto: "Troppi candidati in corsa. Gli elettori si allontanano"

Il partito del non voto: "Troppi candidati in corsa. Gli elettori si allontanano"

di Niccolò Gramigni

"Matteo Renzi è astuto nel prendere la posizione che più gli conviene. Se Sara Funaro va al ballottaggio con Eike Schmidt io non escludo che Renzi possa virare a destra. Non lo escludo affatto. Se è una situazione che gli conviene può accadere. Indipendentemente dai valori". Il professore Carlo Baccetti, che ha avuto per anni e anni la cattedra di Scienza politica alla Facoltà di scienze politiche dell’Università , autore di libri come ‘Il Pds-verso un nuovo modello di partito?’ e ‘Postdemocristiani’ analizza il sondaggio sulle comunali a che vede sostanzialmente un ballottaggio certo tra centrosinistra e centrodestra. E un astensionismo alto. Ancora una volta in molti decideranno di non votare. E tanti sono indecisi.

"Ultimamente questa tendenza è sempre più in aumento. Io rinnovo a tutti l’appello a votare ma da un certo punto di vista capisco che a questa infinità di candidati a sindaco possa generare una grande confusione. Alla fine la gente dice: chi me lo fa fare di andare a votare? È sbagliato, vero. Ma c’è troppa confusione".

Quali sono gli errori fatti nell’area del centrosinistra?

"Parliamo del Pd. Non sono riusciti a trovare un candidato convincente, capace di fare il salto di qualità. Per me Funaro non è una gran candidata. Voglio dire: non è una figura che trascina, che convince. È una figura interna al partito, molto dentro alle dinamiche del partito. Ma non convince".

Sarebbe cambiato qualcosa se il Pd avesse scelto Del Re?

"La verità? No, non sarebbe cambiato granché. Forse Del Re sarebbe stata in grado di tener salda una parte maggiore del partito ma è una mia impressione. Tuttavia il salto di qualità non ci sarebbe comunque stato".

E l’area ancora a sinistra del Pd? "Molte idee e confuse. E poi vuole che parli davvero di Montanari?" Sì.

"Personaggio presuntuoso. Voleva dirigere una larga coalizione, gestirla. Peccato che la coalizione non si sia fatta dirigere da lui".

E Palagi?

"Non credo possa ottenere grandi risultati. La realtà è che c’è solo un’enorme frammentazione. Tutti troppo simili, molti stavano insieme un anno fa. La frammentazione è nemica delle scelte".

E quindi le responsabilità sono anche di Iv.

"Sì, è così. Dentro il Pd la rottura Funaro-Del Re ha creato problemi. Ma non è che la storia di Saccardi abbia aiutato quell’area politica". Rimane da analizzare Schmidt.

"E’ una sorpresa e secondo me la destra ha fatto un colpo brillante a lanciare questo personaggio. È stata una mossa coraggiosa. Però lui non ha alcuna esperienza da sindaco. È certamente il più fiorentino dei tedeschi ma resta un’incognita".

Scusi Baccetti: lei dice che bisogna in tutti i modi andare a votare, ma di candidati non gliene va bene uno.

"Il dibattito serve comunque, le differenze vengono fuori se uno segue. Elettori, non disperate. Leggete i giornali, documentatevi: alla fine in questo marasma ci si può far comunque una idea".