
Da sinistra Eugenio Giani, il cardinale Betori e Papa Francesco
Firenze, 22 gennaio 2024 - Il Papa ha ricevuto i membri del comitato nazionale per il centenario della nascita di Don Lorenzo Milani. "Il motto 'I Care' non è un generico 'mi importa', ma un accorato 'm'importa di voi', una dichiarazione esplicita d'amore per la sua piccola comunità; e nello stesso tempo è il messaggio che ha consegnato ai suoi scolari, e che diventa un insegnamento universale", ha sottolineato Papa Francesco.

Il motto 'I care' di don Milani "ci invita a non rimanere indifferenti, a interpretare la realtà, a identificare i nuovi poveri e le nuove povertà, ad avvicinarci a tutti gli esclusi e prenderli a cuore. Ogni cristiano dovrebbe fare in questo la sua parte", ha concluso il Pontefice. Tra i presenti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella, Rosy Bindi, presidente del comitato nazionale per il centenario della nascita di Don Milani e il presidente della Fondazione Rosselli (che è anche all'interno del comitato) Valdo Spini. Presente il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.
"Papa Francesco mi ha ricevuto in udienza per ringraziare delle iniziative che come Regione
Toscana e specifico Comitato delle celebrazioni abbiamo organizzato per ricordare la figura di Don Lorenzo Milani a 100 anni dalla sua nascita”, ha scritto sui social il presidente della Regione
Eugenio Giani.

"Essere ricevuti oggi da Papa Francesco, insieme al Comitato per i cento anni dalla nascita di Don Milani presieduto dall'onorevole Rosy Bindi, è stata una grande emozione e il riconoscimento di tutto l'impegno della nostra regione per tenere viva l'eredità del parroco di Barbiana". Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo. "Siamo davvero orgogliosi di aver dedicato a lui la nostra Festa della Toscana nel 2023. Ed è stato particolarmente significativo che il Santo Padre abbia voluto ricordare il suo ruolo centrale nell'educazione dei giovani e della volontà di includere soprattutto chi è più svantaggiato attraverso l'istruzione e la cultura. Tutti messaggi che, proprio lo scorso 30 novembre, avevamo voluto mettere al centro della nostra seduta aprendola -conclude Mazzeo- alla partecipazione di centinaia di ragazzi".
Nic.Gra.