Cari sposi, avete una grande ed esaltante vocazione. Il vostro compito è grande, e forse in qualche momento potreste scoraggiarvi, ma non temete, “Io sono con voi!” ha detto Gesù". Lo scrive il cardinale Giuseppe Betori nella lettera pasquale alle famiglie, che in questa Quaresima viene recapitata dai parroci durante la benedizione che viene portata casa per casa. Il messaggio dell’arcivescovo si snoda tra citazioni del Concilio Vaticano II, di papa Francesco ("La famiglia vive la sua spiritualità peculiare essendo, nello stesso tempo, una Chiesa domestica e una cellula vitale per trasformare il mondo") e di Benedetto XVI ("All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva").
"La casa - scrive l’arcivescovo - è il luogo in cui trovano espressione gli affetti più cari, in cui si fa esperienza della gioia di essere amati e di amare, della ricchezza di essere figli e fratelli. E questo vale non solo per le relazioni tra noi, ma anche per il nostro rapporto con Dio. Anche la nostra splendida Cattedrale, Santa Maria del Fiore, noi la chiamiamo “Duomo”, e questa parola viene dal latino, “domus”, che vuol dire appunto “casa”. Anche la Chiesa, per esprimere sé stessa e il suo mistero, ha bisogno di attingere alla vostra esperienza, al modello di vita di una famiglia, e si riunisce anch’essa in una casa, che è la casa di Dio".
Grande spazio anche alle parole pronunciate da san Paolo VI in Terra Santa, nel suo pellegrinaggio del 1964, in cui prendendo spunto dalla Sacra Famiglia di Nazaret suggerisce alcuni strumenti per la vita familiare: il primo è il silenzio, che favorisce i buoni pensieri e la vita interiore. Il secondo è la "comunione d’amore" come scuola di vita e di formazione. Il terzo riguarda la funzione sociale della famiglia e la dignità del lavoro. Infine, l’invito a testimoniane la gioia di Cristo risorto, di cui abbiamo particolarmente bisogno in questo tempo: "Siate testimoni di pace, artefici di pace, cominciando dalle vostre famiglie in modo che i semi di pace gettati nella vostra casa possano espandersi nella società, nel mondo intero".