
L’universo degli affitti dimostra scarso equilibrio: l’offerta aumenta in provincia di Firenze
Il mercato immobiliare continua a crescere: nei primi sei mesi dell’anno, a livello nazionale, aumentano sia i prezzi di vendita (+2%) sia i canoni di affitto (+5,5%), e la Toscana si allinea a questi trend. Lo rivela il report di Immobiliare.it Insights – la proptech del gruppo Immobiliare.it specializzata in big data e market intelligence – realizzato per Confcommercio Toscana e FIMAA Toscana. Nel confronto tra il secondo semestre 2024 e il primo semestre 2025, la domanda di acquisto a livello nazionale cresce del 13,9%, a fronte di un’offerta in aumento (+4,4%). Diverso il trend per gli affitti, dove l’offerta schizza al +15,6% e la domanda cala del 9,2%.
In Toscana la richiesta di acquisto cresce quasi ovunque, salvo ad Arezzo e Massa, dove si registra un lieve calo (-0,4% e -1,9%). Anche i prezzi salgono: l’aumento maggiore a Prato (+5,7%), seguito da Firenze (+5,3%). In controtendenza la provincia di Massa Carrara (-2,8%) e il comune di Arezzo (-0,7%). L’offerta di case in vendita cresce in gran parte del territorio, anche se si riduce nel comune e nella provincia di Siena (-4,9% e -3,9%). Il prezzo medio regionale per l’acquisto è di 2.573 euro/mq (+3,1% da inizio anno). Il valore più alto si registra nel comune di Firenze (4.577 euro/mq), il più basso in provincia di Arezzo (1.447 euro/mq).
Per gli affitti, l’offerta aumenta in provincia di Firenze (+34%) e Livorno (+28,6%). I canoni medi di locazione crescono del 5,4% a livello regionale, con cali a Lucca (-2%) e in provincia di Pistoia (-1,9%). Il prezzo medio è di 15,8 euro/mq, con punte oltre i 21 euro a Firenze, seconda città più cara d’Italia dopo Milano. In crescita anche gli affitti transitori, ovvero contratti tra 30 giorni e 18 mesi. Nelle aree turistiche, rispetto al 2021, gli immobili in affitto con contratto 4+4 sono calati del 67%, mentre quelli con formule transitorie sono aumentati del 24%. Un fenomeno che pone interrogativi sull’accessibilità abitativa e sull’impatto del turismo sulla residenzialità.
Per i locali commerciali, sostanziale stabilità dell’offerta a livello regionale (-0,5% sul 2020), ma con forti differenze locali. A Firenze città l’offerta cala del 18,1% rispetto al 2020, mentre nella provincia cresce dell’8,4%. "Firenze evidenzia un incremento dei canoni di affitto, tanto da avvicinarsi a Milano", osserva Paolo Giabardo, dg di Immobiliare.it. "Emerge lo specchio delle trasformazioni sociali. Servono risposte strutturali su fiscalità, pianificazione urbana e diritto alla casa", dice Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana. "Come FIMAA – aggiunge il presidente toscano Carlo Barbagli – crediamo che l’analisi dei dati debba guidare scelte pubbliche eque ed efficaci".
Rossella Conte