di Gabriele Manfrin
Il libro del generale Vannacci “Il mondo al contrario“ sta andando forte. E a testimoniarlo non è soltanto la posizione in classifica su Amazon, dove da giorni si trova nei gradini alti del podio, ma anche le richieste che vengono fatte ai librai della città in questi giorni.
Tralasciando che il libro è autoprodotto, e cercarlo in una libreria non è buona idea in quanto non è materialmente disponibile; nei book store del capoluogo sono stati molti i cittadini che hanno tentato la fortuna.
Basti pensare che alla Feltrinelli di piazza della Repubblica, il giorno dopo che è uscita la notizia, almeno una cinquantina di persone ci hanno provato: "All’inizio entravano in diversi chiedendone la disponibilità – spiega una lavoratrice del punto vendita – Negli ultimi giorni l’affluenza è diminuita, ma 2 o 3 continuano a venire quotidianamente".
E sull’identikit del compratore de “Il mondo al contrario“, la commessa non sembra avere molti dubbi: "Di tutti quelli che me l’hanno chiesto la quasi totalità erano maschi" e sull’età "Prevalentemente cinquantenni, ma anche persone più anziane" conclude. Dello stesso avviso il personale della Feltrinelli di via Panzani: "Ragazzi giovani che hanno chiesto il libro di Vannacci non se ne sono visti – spiegano– In compenso non sono mancati gli adulti. Molti di questi ci hanno accusato di voler boicottare il testo del generale", proprio così, i clienti hanno additato il personale, colpevole a loro avviso, di non permettere la distribuzione di un testo che va controcorrente.
"Quando gli diciamo che lo possono trovare solo online, ci guardano storti. Sbalorditi. Come se non credessero alle nostre parole" concludono. Lo stesso problema lo hanno riscontrato anche al Mondadori book store di via dei Ginori, dove le richieste non hanno raggiunto gli alti numeri della Feltrinelli:
"Ce lo chiedono soprattutto per telefono. Domandano se possono passare a prenderlo – spiegano alla cassa –Stamani una signora ha chiamato, sostenendo che la Mondadori volesse boicottare il libro".Siamo alla follia, anche dal Libraccio fanno sapere di non essersi salvati dalle accuse. Ma come detto, data l’autoproduzione del testo, “Il mondo a contrario“ nelle librerie è introvabile. E non perchè Mondadori, Feltrinelli e il Libraccio sono cattivi e non concordano con il generale. Del resto, nessuno pensa che siano d’accordo con il "Mein Kampf", eppure sui loro scaffalli si trova facilente. E su questo dovrebbero essere tutti d’accordo, forse.