
Il giallo a Figline Un cadavere nel bosco "E’ di Claudio Bindi"
FIRENZE
Un cadavere spunta dai boschi di Figline Valdarno: sarebbe quello di Claudio Bindi, il 62enne di Pian di Scò scomparso ormai da un mese. A riconoscerlo è stato il figlio. Ma resta un giallo: com’è morto?
A dare una risposta a questa domanda, potrebbe essere l’autopsia, disposta dal magistrato di turno della procura di Firenze, Marco Mescolini. Da una prima ricognizione esterna, non sarebbero emersi indizi di una causa violenta. Ma la procura ha ordinato accertamenti per fugare ogni dubbio.
Sono stati gli indumenti, presenti sul corpo, a consentire al figlio Andrea di dire che quelli sono i resti di suo padre, scomparso il 4 marzo scorso. Ma ancora ci sono molti aspetti da chiarire. Bindi aveva con sé soldi e carte, ad esempio: che fine hanno fatto?
Il cadavere, spuntato dalla boscagli in località Brollo, si presentava in avanzato stato di decomposizione. A notare il corpo, che si trovava in un anfratto, in una zona raggiungibile solo a piedi, è stata una coppia che, mercoledì, era a passeggio nel bosco.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Visto il cattivo stato di conservazione del cadavere, che aveva addosso alcuni vestiti ma era privo di documenti, non è stato possibile sul momento stabilire se si trattasse di un uomo o di una donna. Il corpo è stato trasportato all’istituto di medicina legale di Firenze dove verranno effettuati esami approfonditi per stabilire le cause della morte e risalire all’identità della persona tramite il dna.
La mente è corsa subito a Bindi, dellla cui scomparsa si è recentemente occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto?“
Nel primo pomeriggio di sabato 4 marzo, Bindi è stato accompagnato dal cognato dal barbiere a Pian di Scò. dal cognato a Pian di Scò dal barbiere.
Ma lui non si è mai presentato ed è sparito. E’ stato visto per l’ultima volta attorno alle 15.30 nella zona della Castagneta, la strada che porta a Vaggio e anche a Faella.
Le zone del Valdarno, al confine fra le province di Firenze e Arezzo, sono state battute palmo a palmo.
Ma non è mai stato notato quel buco, che assomigliava a una tana di un animale. Claudio Bindi era lì. E anche da diverso tempo.
ste.bro.