
Il Figline in tribunale: "Alterarono il risultato". Condannati alla beneficenza
di Stefano Brogioni
FIRENZE
Si sta per chiudere anche il filone penale di Tau Calcio-Figline, la partita della poule promozione del campionato di Eccellenza 2021-2022 in cui i calciatori valdarnesi avrebbero alterato volontariamente il risultato in loro sfavore perché subire una goleada li avrebbe avvantaggiati nei confronti del Livorno, altra pretendente alla serie D.
Davanti al tribunale di Lucca, cinque dei sei imputati - accusati di frode sportiva - hanno scelto la via del patteggiamento. Dieci mesi e venti giorni e 700 euro di multa la pena concordata con la procura, a cui si aggiunge una donazione di mille euro ciascuno a un’associazione benefica o senza scopo di lucro. La beneficenza ricalca quanto statuito dalla giustizia sportiva, che oltre alle squalifiche ha obbligato i calciatori a fare del volontariato.
La strada del patteggiamento, in sede penale, è stata intrapresa dal portiere Vanni Burzagli (assistito dall’avvocato Niccolò Lombardi Sernesi), dal centrocampista Andrea Saitta (avvocato Matteo Corri), dalla bandiera giallobù Tommaso Degl’Innocenti (avvocato Fabio Giotti), dall’ex allenatore Marco Becattini (avvocato Armando Simbari) e dall’ex direttore sportivo Emiliano Frediani (avvocato Silvio Pittori), quest’ultimo ritenuto la “mente“ del calcolo del vantaggio che avrebbe portato al Figline una sconfitta con ampio scarto come fu quella del 11 maggio 2022 in quel di Altopascio.
E infatti finì 5-1 per il Tau, risultato che nella giornata successiva, ultima del ’gironcino’ a tre, obbligò il Livorno a dover vincere contro il Tau per centrare la promozione. I labronici perderanno in casa.
Gli "atti fraudolenti" dei giocatori del Figline nei minuti finali della partita di Altopascio, secondo la procura di Lucca, sarebbero consistiti nel "disinteressarsi deliberatamente e platealmente delle azioni di gioco così consentendo agli avversari di mettere a segno i punti del 4-1 e del 5-1", giunti al 49esimo e 50esimo del secondo tempo. Becattini e Frediani, dal canto loro, avrebbero impartito indicazioni ai loro giocatori "volte a farli desistere dall’impegno agonistico". Appuntamento in aula il 7 febbraio, per la ratifica finale del giudice. Non per la posizione di Mattia Privitera (avvocato Marco Checcucci) il quale, professando la sua estraneità all’accusa di frode sportiva, non ha aderito ai patteggiamenti.