
FIRENZE
Il tribunale di Firenze ha condannato a sei anni di reclusione per bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice l’amministratrice unica dell’azienda agricola di Reggello, Fattoria Borghetto di Chiena, dichiarata fallita nel 2015 dal tribunale del capoluogo.
Per l’accusa l’imprenditrice, Nerina Keeley, 51enne, nobili origini sudafricane, a partire dal 2002 avrebbe distratto dalla società beni per un totale di circa due milioni e mezzo di euro, culminando così nel crac aziendale.
La donna, ex moglie del ’mediatore’ Valeriano Mureddu, è stata anche condannata al pagamento di una provvisionale di 2,2 milioni di euro a favore della curatela del fallimento e interdetta in perpetuo dai pubblici uffici e dall’esercizio di incarichi direttivi.
Secondo quanto accertato dalle indagini, coordinate dalla pm Christine Von Borries (nella foto), in varie occasioni l’imprenditrice avrebbe svuotato i conti correnti societari attraverso bonifici e assegni a suo favore, o mediante prelievi in contanti, fino a depauperare la cassaforte dell’azienda agricola.
Tra le accuse contestate, anche quella di aver acquistato nel 2007 a titolo personale, per la somma di 20.000 euro, sette terreni a Rignano sull’Arno pagandoli in parte con due assegni da 7.500 ciascuno tratti dal conto corrente della Fattoria Borghetto, invece di utilizzare denaro dei propri conti correnti.
I terreni in questione appartenevano a Tiziano Renzi e all’imprenditore Andrea Bacci, che incassarono i due assegni.
ste.bro.