
È probabilmente la lettera più lunga della storia quella che Oscar Wilde scrisse nella sua cella nei due anni di carcere duro cui fu condannato dopo il processo per sodomia. Una lettera amarissima nota come "De Profundis", nel quale lo scrittore attacca l’amante, se stesso, tira le somme e si sfoga: un’apologia dell’amore che tutto innalza e tutto distrugge. A queste pagine dense di pathos, rese pubbliche solo nel 1962, si ispira "Dal profondo del mio cuore" in scena da oggi con inizio alle 20 al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino. Unico protagonista Annibale Pavone (foto) a interpretare il testo riadattato dal regista Dimitri Milopulos.