
Il Comune vende le ex scuole, nessuno le vuole
di Paolo Guidotti
Ritenta, sarai più fortunato. L’invito ben si adatta al piano delle alienazioni che il consiglio comunale di Borgo San Lorenzo ogni anno approva, per mettere sul mercato immobili e terreni di proprietà dell’amministrazione. Perché per molti anni si sono stilati e approvati elenchi di immobili da alienare rimasti in gran parte lettera morta. Per il 2023, in verità, qualche cambiamento c’è stato. Ma non perché si è riusciti a vendere, ma piuttosto perché si è rinunciato ad alienar tutto, e si sono inseriti soltanto pochissimi immobili e terreni. Si ripropone così l’ex-asilo di Sagginale, che da anni è tra i "pezzi" più pregiati in vendita. Si tratta di un immobile di 440 mq di superficie, che ha un prezzo di 365 mila euro. Peccato si sia già provato a venderlo (ed è in elenco almeno dal 2017), ma proprio di recente l’asta si è conclusa con un nulla di fatto: nessuno ha partecipato. Così ora lo si inserisce di nuovo, con la stessa valutazione, e uno sconto del 10%: "Stiamo pubblicando il secondo avviso pubblico per la vendita dell’immobile di Sagginale – dice l’assessore al patrimonio Carlotta Tai -, e ci auguriamo che possa andare a buon fine. Le difficoltà sono molteplici, e le procedure lunghe e complesse".
Poi nell’elenco si trova di nuovo, e saranno vent’anni, l’ex scuola di Faltona. Il tetto è crollato, un albero ci è cresciuto dentro, è 270 mq, e la si vorrebbe vendere a 202 mila euro. Facile scommettere che quell’immobile lo ritroveremo nello stesso elenco dei beni alienabili per l’anno 2024.
Ha fatto eccezione, un paio di anni fa, l’ex-scuola elementare di via don Minzoni: più di 4800 mq, con la possibilità anche di una nuova edificazione, alla fine quella vecchia scuola, dismessa dal 2008 per inidoneità sismica è stata venduta. A un prezzo peraltro non straordinario. Quando la si inserì nell’elenco dei beni alienabili, era il 2009, si sparò la cifra di 2 milioni e 100 mila euro. Alla fine la si è ceduta per 925 mila euro. Il nuovo piano delle alienazioni, approvato nell’ultima seduta del Consiglio comunale, ha visto comunque anche un parere favorevole dalla minoranza, anzi da una parte di essa: Borgo in Comune, con il consigliere Romagnoli, ha notato che diversi immobili minori sono stati tolti dal mercato, con l’intenzione di utilizzarli a scopi sociali. Come la cosiddetta "Casa di Pietro" a Luco di Mugello, 85 mq, che era fino all’anno scorso in elenco, e c’era da moltissimi anni per un valore di 40mila euro: ora servirà per l’emergenza abitativa e la sua ristrutturazione è stata finanziata con fondi Pnrr; oppure un appartamento a Rabatta, più piccolo, 50 mq., con una valutazione, anch’esso, di 40 mila euro, e che ora si utilizzerà per il progetto "Dopo di noi" con la Società della Salute.
Niente vendita anche per un piccolo appartamento a Casaglia, 37 mq, anch’esso da anni in disuso, e che adesso, dopo tanti anni di presenza nell’elenco delle alienazioni, si è deciso di valorizzare e di mantenere al patrimonio pubblico, utilizzandolo in un progetto di valorizzazione della frazione. Al piano delle alienazioni ha votato invece no il gruppo "Cambiamo insieme", che aveva proposto un utilizzo pubblico anche per l’ex-asilo di Sagginale, proposta non recepita dalla giunta. "Se riusciamo a venderlo – ha detto il sindaco – con quei soldi ci faremo nuovi marciapiedi".