REDAZIONE FIRENZE

Il Bello e il Mistero fa dieci. Si parte con il Brunelleschi

Al via il ciclo di incontri "Firenze e il cenacolo degli artisti di Cosimo il Vecchio" "Un modello di divulgazione in grado di portare la cultura a un vasto pubblico".

Dieci anni è un grande traguardo. La rassegna "Il Bello e il mistero" di Anita Norcini, ideatrice e curatrice, festeggia con un ciclo di incontri dedicato a Firenze e al cenacolo degli artisti di Cosimo il Vecchio. Diversi focus alla biblioteca delle Oblate, da domani al 16 marzo dell’anno prossimo. Partendo dalle opere artistiche del sommo Brunelleschi (domani, ore 17) , si toccherà il vertice con la cupola di Santa Maria del Fiore, analizzando le tematiche teologiche e artistiche delle Porte del Battistero realizzate dalla grande sapienza del Ghiberti. Rivolgendo lo studio all’operato artistico di Donatello, si metterà al centro la cultura umanistica da lui stesso portata a compimento attraverso la sua spiccata sensibilità verso l’antropologia umanistica. La rivoluzione pittorica del Masaccio verrà messa in evidenza grazie all’analisi teologica e artistica dei cicli biblici da lui realizzati alla Cappella Brancacci. Gli affreschi del Beato Angelico presenti in San Marco riveleranno quanto l’umanità del mistero di Cristo mostri la luce dello Spirito. Si parte, appunto, domani con Brunelleschi, il "Padre del Rinascimento" e la mente che inventò la prospettiva. Così Giorgio Vasari descrive il Brunelleschi: "Molti sono creati dalla natura piccoli di persona e di fattezze, che hanno l’animo pieno di tanta grandezza... che se non cominciano cose difficili e quasi impossibili, e quelle che non rendono finite con meraviglia di chi le vede, mai non danno requie alla vita loro". L’incontro sarà anche in streaming sul canale YouTube delle Oblate. "Un traguardo importante per una rassegna che arriva al decimo anno in continua crescita; un modello di divulgazione aperta a tutti e gratuita, in grado di portare la cultura a un vasto pubblico attraverso un canale fondamentale come la biblioteca delle Oblate", dichiara la vicesindaca e assessora alla Cultura di Palazzo Vecchio, Alessia Bettini.

Niccolò Gramigni