
Tutti portiamo, più o meno, i segni del ritiro forzato a causa della pandemia. E c’è chi, durante quel periodo di paura, solitudine e dalla tristezza, ha cercato di costruire un po’ di leggerezza attraverso il teatro. Per esempio, con un riadattamento della “Mandragola” di Niccolò Machiavelli. E’ così che la Compagnia Lavori in Corso Scvp (San Casciano val di Pesa), ha preparato lo spettacolo il "Badalucco", che andrà in scena venerdì alle 21 e domenica alle 17, al Teatro Everest di San Casciano.
Tutto parte dal ricordo di Niccolò Machiavelli, che anche lui nel ‘500, proprio vicino a San Casciano, precisamente a Sant’Andrea in Percussina, si trovò “imprigionato” in una specie di forzato esilio. Anche lui ebbe il desiderio e la speranza di “far el suo tristo tempo più soave”, ed ecco che proprio in quel piccolo paese, in quel particolare stato del suo animo prese a scrivere “ La Mandragola” .
"Il Badalucco, inteso come trastullo e passatempo dal Machievelli, vuole essere un mezzo, anche per noi, di conforto e sollievo – spiega Roberta Tassini, che ha curato regia e adattamento –. Attraverso il divertimento si sviluppa una storia che vuole farci riflettere sui valori della famiglia, della morale privata, della religione, mettendo in evidenza le debolezze che da sempre accompagnano la vita dell’uomo. Non a caso questa storia la si può collocare in qualsiasi epoca". Il Badalucco è ambientato in una piazza di Firenze nel 1922. Callimaco è innamoratodi Lucrezia, moglie del dottor Nicia. Con l’aiuto del fidato domestico Siro e di Donna Liguria Callimaco, in veste di dottore luminare, riesce a convincere il dott. Nicia che l’unico modo per avere figli sia di far bere a sua moglie uno sciroppo di mandragola. Info e prevendite 3335242386 – 3931415329.