FIRENZE
Cronaca

Il 23,20% alla chiusura delle urne. Ma il giorno della verità è oggi. Il 2014 l’anno del minimo storico

In città hanno votato nelle prime ore 66mila persone, dato analogo per Comunali e Europee . In vent’ anni di amministrative sono le donne ad aver alzato la media ai seggi: 155mila contro i 133mila uomini.

Il 23,20% alla chiusura delle urne. Ma il giorno della verità è oggi. Il 2014 l’anno del minimo storico

Il 23,20% alla chiusura delle urne. Ma il giorno della verità è oggi. Il 2014 l’anno del minimo storico

di Antonio Passanese

Alle 23 di ieri sera il 23,20% dei fiorentini, circa 66mila, si era recato alle urne per scegliere il nuovo sindaco, affluenza che a livello provinciale scende al 22,56% (solo nel Comune di San Godenzo la partecipazione al voto supera il 30%). Numeri in linea con le europee: 23,79% l’affluenza in città, 22,19% in tutta la provincia. Lo stesso dato di cinque anni fa alle 12 della domenica, primo giorno di tornata elettorale quando il 22% aveva già fatto la sua scelta. La partita è ancora tutta da giocare. Oggi le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 per scegliere il futuro sindaco e i parlamentari europei.

Si tratta sicuramente di numeri ancora bassi ma il calo della partecipazione elettorale negli ultimi venti anni si è trasformato in un fenomeno endemico, tanto da non far più scalpore. Dunque, seppur con percentuali e in proporzioni diverse – come fa notare anche uno studio dell’Istituto Cattaneo – "la crescita dell’astensionismo oramai caratterizza la storia politica di tutte le moderne democrazie occidentali. Tuttavia, se negli anni Novanta la partecipazione viaggiava su binari paralleli, con l’inizio del terzo millennio l’affluenza alle comunali e alle Europee "ha subito un brusco calo" dovuto probabilmente anche alla disaffezione degli elettori verso i partiti e le ideologie. Un dato significativo è quello che riguarda l’Ue: la percentuale di votanti, nel 2004 era pari al 76,96%, passati al 73,66 del 2009, al 68,61% del 2014 per arrivare al 69,9 del 2019. E ora veniamo a per provare a capire quale sia stata l’evoluzione, o l’involuzione, della partecipazione per le amministrative dagli inizia del Duemila a oggi. Nel 2004 la sfida tra Leonardo Domenici (centrosinistra) e Domenico Valentino (centrodestra) vide alle urne il 75,95%, con un più 6,91% rispetto alle elezioni del 1999 (che fu del 69,04%). Due settimane dopo, al ballottaggio, invece si registrò un sensibile decremento: ai seggi si presentò solo il 51,85%, decretando la vittoria di Domenici. Nel 2009, anno in cui Matteo Renzi iniziò a scalare la politica cittadina e il Partito democratico dopo l’esperienza da presidente della Provincia, al primo turno si recò alle urne il 73,86 degli elettori. Il Rottamatore, però, per indossare la fascia tricolore fu costretto ad attendere il ballottaggio contro Giovanni Galli, in quota Lega ma sostenuto da tutto il centrodestra: al secondo turno si presentarono ai seggi solo 172mila elettori contro i 293mila, pari al 58,92%. Ma il dato più basso degli ultimi 20 anni, riporta il sito del ministero dell’Interno, è quello del 2014, per il primo mandato di Dario Nardella, richiamato a (era deputato in quota Pd) da Matteo Renzi che nel frattempo era stato nominato premier.

Anche se l’affluenza segnò un vero e proprio minimo storico (67,22%), Nardella riuscì comunque a conquistare Palazzo Vecchio senza dover attendere altre due settimane. Il suo diretto competitor, Marco Stella di Forza Italia, dovette arrendersi di fronte alla corazzata dem, con il fu delfino del rottamatore che si confermò come uno dei sindaci più votati nella storia , con il 60%, togliendo, seppur di poco, il record raggiunto da Mario Primicerio nel 1995 che, con l’Ulivo, ottenne il 59,89%. E arriviamo a 5 anni fa. Anche in questo caso per Dario Nardella fu quasi una passeggiata: venne infatti eletto al primo turno, con un affluenza al 68,06%. Negli ultimi venti anni di elezioni amministrative, sono le donne ad aver alzato la media dell’affluenza ai seggi: 155mila contro i 133mila uomini.

Per capire come si chiuderà la partita per Palazzo Vecchio basterà guardare, questa sera alla chiusura delle urne, gli exit poll che verranno mandati in onda sia da Porta a Porta, su Rai 1, che dalla maratona Mentana su La7.