I Rossi di Santa Maria Novella: esordienti d’acciaio e stelle. "Una squadra protagonista"

Formazione giovane, ma non inesperta. I punti di forza sono dinamicità e velocità in campo. Cuore nel quartiere, ma muscoli all’Isolotto: "L’attesa è tosta, vogliamo arrivare in finale".

I Rossi di Santa Maria Novella  Esordienti d’acciaio e stelle  "Una squadra protagonista"

I Rossi di Santa Maria Novella Esordienti d’acciaio e stelle "Una squadra protagonista"

Firenze, 10 giugno 2023 – I Rossi di Santa Maria Novella, contano le ore. Quelle che separano gli atleti dalla Piazza e portano con se l’adrenalina e la tensione che rendono questo torneo unico al mondo. I calcianti sono pronti.

Al campo stanno definendo gli ultimi dettagli. Si preparano, si scaldano. Ma gli occhi sono su domenica. Carichi, con la mente sulla semifinale contro i Verdi. Solo uno l’obiettivo : battere San Giovanni e portare a casa la finale.

Una squadra che negli ultimi anni ha cambiato totalmente il suo stile di gioco, rendendolo uno dei più spettacolari e dinamici nella storia del torneo, arriva al primo match con qualche infortunio. Non peseranno squalifiche, una sola per l’esattezza.

"Vogliamo alzare l’asticella e creare una squadra protagonista, in grado di arrivare in finale tutti gli anni": non usa giri di parole il vicepresidente Alessandro Franceschi, per tutti Ciara, mentre sottolinea il punto forte del team: il gioco. Una formazione giovane, ma non inesperta; come ricordano le vittorie del biennio ’18 e ’19, in cui i Rossi instaurarono una vera e propria dittatura, basata su velocità e dinamicità. Molte stelle di quella stagione saranno sul sabbione. Ma spazio anche alle nuove leve.

"Saranno poco meno di una decina quelli al secondo match e gli esordienti", spiega Ciara. Dai Rossi c’è comunità, si fiuta il ruolo d’aggregazione che la palestra ha avuto nel quartiere. Rossi vuol dire Santa Maria Novella, ma è inutile mentirci. Rossi vuol dire anche e soprattutto Isolotto. Molti dei calcianti sono cresciuti qui e i residenti sono i primi tifosi. Uno che il quartiere lo conosce e ‘lo rappresenta perfettamente’ come ha detto Ciara, è Manuel Lopez. Classe 96, con la sua rapidità e le sue incursioni, negli ultimi anni è diventato uno dei portatori più temibili del torneo.

Nato e cresciuto all’Isolotto, nel tono della voce si sente nitido l’attaccamento al Colore: "In questi giorni c’è adrenalina. L’attesa è tosta, ma è quella che ti carica, che non ti fa vedere l’ora di scendere in campo" li descrive così Manuel i giorni prima del sabbione; calpestato da più generazioni della sua famiglia. "Tutto è pronto, i Rossi sono pronti", dice.

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