Quasi due anziani su tre, per la precisione il 60%, negli ultimi tre anni ha subito una truffa o un tentativo. Sono i risultati di un sondaggio di Cna Pensionati Firenze su un campione di 1.500 associati. Secondo la polizia, sono quattro i trucchi più usati a cominciare dalla coppia avvocato-maresciallo che nell’ultimo anno ha bussato alla porta di centinaia di anziani fiorentini e che, secondo i dati della questura, rappresenta il 50% delle truffe in città. Seguono i falsi funzionari Inps o Enel che derubano le vittime fingendo controlli in casa ma anche i finti vicini che chiedono di poter entrare per recuperare un oggetto caduto dal suo balcone. L’ultima truffa, finita sotto la lente della questura di Firenze, viaggia sul telefonino. E’ quanto ha denunciato alla polizia pochi giorni fa una donna. "Ciao mamma. Questo è il mio nuovo numero di telefono, ho avuto un incidente".
Al primo messaggio è seguita una richiesta di denaro che non ha affatto convinto la vittima la quale ha chiamato la polizia. "Grazie alle tempestive segnalazioni – sottolinea il questore Maurizio Auriemma (nella foto) – questa estate siamo riusciti a sventare diversi tentativi di raggiri. La scorsa settimana, per parlare degli ultimi casi, una signora si è rivolta al commissariato di Sesto Fiorentino poiché aveva ricevuto un messaggio con il quale l’utente, fingendosi la figlia, diceva di aver cambiato numero e di aver bisogno di denaro. Gli agenti hanno subito accertato che si trattava di una truffa ultimamente molto diffusa su tutta la Penisola – prosegue Auriemma –. Resta sempre fondamentale la prevenzione anche attraverso incontri ai centri anziani come quelli che abbiamo organizzato nei mesi scorsi insieme alle altre forze di polizia, nonché una attenta e mirata attività di contrasto". Per il questore sono "importantissime le segnalazioni dei cittadini, quelle dei vicini o dei parenti delle vittime".
Questa estate, ad esempio, la polizia ha recuperato 20mila euro di gioielli portati via ad un’anziana. Per non cadere nella rete degli imbroglioni, la polizia raccomanda di non aprire la porta a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità e di verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati eventuali operai. "Se avete qualche dubbio - conclude Auriemma - non esitate a chiamare il 112".