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I nodi dell’aeroporto. Integrazioni al progetto: "Perdita di tempo": "Non merita risposta"

Depositati altri atti per il procedimento di valutazione di impatto ambientale. Il sindaco Falchi torna all’attacco: "Criticità non superate". .

La nuova pista di Peretola è un progetto che divide la politica locale

La nuova pista di Peretola è un progetto che divide la politica locale

di Sandra Nistri

Una sorta di "novella dello stento" che sembra non concludersi mai. Un’immagine che potrebbe ben fotografare – almeno per il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – la nuova integrazione documentale ed ulteriore proroga per il procedimento istruttorio della Valutazione di Impatto Ambientale del progetto della nuova pista dell’aeroporto di Firenze. Il termine tassativo per il deposito delle integrazioni sarebbe dovuto essere lo scorso 25 novembre: da allora, però, sono state presentate dai proponenti altre quattro integrazioni volontarie, l’ultima delle quali, notificata martedì scorso, è motivata con l’esigenza di sanare alcune "incongruenze documentali". Il percorso legato alle integrazioni al masterplan è ormai lungo: le prime erano state richieste dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale - Via e Vas del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a Enac e Toscana Aeroporti, proponenti del progetto per l’ampliamento dello scalo di Firenze, lo scorso 26 giugno, con il termine per la loro presentazione fissato in venti giorni.

Vista la mole delle richieste Toscana Aeroporti aveva chiesto un differimento del termine, esteso a 120 giorni oltre al periodo previsto per le relative osservazioni. In seguito sono state depositate altre tre integrazioni volontarie a cui ora se ne aggiunge una quarta, "dilatando i tempi – sostiene Falchi - e, di fatto, ritardando la valutazione del progetto da parte della commissione". L’ultima integrazione, infatti, fa decorrere nuovamente i termini per le osservazioni estendendo il procedimento almeno fino al prossimo 6 giugno.

Secondo il primo cittadino sestese, il discorso sarebbe però più ampio: "Questa integrazione dell’integrazione dell’integrazione dell’integrazione – dice - conferma quanto emerso fin dalla prima lettura della cosiddetta project review. Il nuovo progetto ricalca nella sostanza quello vecchio, bocciato in tutte le sedi giudiziarie, e non ne supera limiti e criticità confermate dalle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. L’impressione è che si stia facendo di tutto per allungare i tempi e rimandare una nuova inevitabile bocciatura".

Se con il precedente progetto – prosegue ancora Falchi – "l’impressione era che si volesse ultimare la procedura il prima possibile, questa volta sembra proprio che il tentativo sia quello di prendere tempo per cercare di tappare disperatamente le falle di qualcosa che fa acqua da tutte le parti. Poche settimane fa abbiamo sentito parlare di cantieri imminenti, oggi di imminente c’è soltanto un probabile pasticcio". L’unica cosa seria da fare – conclude così Falchi – "è prendere atto dell’infattibilità del progetto. Già una volta la politica è stata sostituita dalla magistratura, sarebbe gravissimo se questo accadesse di nuovo".

Per Toscana Aeroporti, invece, "le parole del sindaco di Sesto dimostrano che probabilmente non è al corrente degli atti che i vari enti hanno fatto per procedere nei termini della legge alle verifiche autorizzative fino ad oggi positive. Chi pensa che la magistratura debba intervenire come sostituto istituzionale della politica non merita una risposta. La risposta arriverà dagli enti preposti a autorizzare o meno il progetto. Lato Toscana Aeroporti siamo sicuri dello scrupoloso lavoro fatto così come doveroso per un’opera importante e fondamentale per il territorio".