I locali e il miraggio camerieri. L’annuncio provocazione: "Venite e decidete tutto voi"

Il titolare del Caffè Giannotti da mesi è alla ricerca di un barista e non riesce a trovarlo. "A chi accetterà il posto darò la possibilità di stabilire da solo i turni, lo stipendio e le ferie"

Massimiliano Lecci, titolare del Caffè Giannotti, è l’autore dell’annuncio-provocazione

Massimiliano Lecci, titolare del Caffè Giannotti, è l’autore dell’annuncio-provocazione

Firenze, 16 marzo 2023 - «Cerchiamo ragazze o ragazzi di tutte le età, diamo la possibilità di scegliersi i turni di lavoro, di decidere le vacanze e i giorni di permesso, di decidere se lavorare o no in base ai propri impegni, facciamo decidere lo stipendio insomma ditemi voi quanto devo pagarvi e come assumervi. E a tutti quelli che sono in disoccupazione che dicono se vuoi vengo a lavorare ma mi paghi a nero perché devo prendere anche i soldi della disoccupazione: siamo abbastanza aperti a tutto", è l’annuncio provocatorio del titolare del Caffè Giannotti Massimiliano Lecci. Che conclude: "I primi selezionati per regalo prima di incominciare avranno due settimane di ferie".

Come tanti suoi colleghi, Lecci non ne può più: da mesi è alla ricerca di un barista ma alla sua porta si sono presentate solo persone con il sussidio di disoccupazione che si offrono di lavorare ma a nero. "E’ assurdo – dice –, le persone preferiscono vivere di ammortizzatori. L’unica persona che ha risposto all’annuncio è una ragazza che dopo aver lavorato tre giorni mi ha detto che stare in piedi per tante ore è troppo faticoso per lei".

Cuochi e camerieri restano le figure più richieste dalle aziende della provincia di Firenze, insieme a personale non qualificato nei servizi di pulizia, operai specializzati e commessi. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’ufficio studi della Camera di commercio di Firenze su dati Excelsior-Unioncamere. Quasi un posto vacante su due non si riesce a coprire. La difficoltà di reperimento, sull’area fiorentina, è del 44.8 per cento. "Sono stata costretta a chiudere il ristorante subito dopo la pandemia proprio per la mancanza di personale", spiega Andreina Mancini, titolare della Pasticceria Sieni. La titolare dello storico locale di via dell’Ariento per tre mesi è stata anche alla ricerca di un aiuto di pasticcere "che dovrei aver trovato a partire da aprile ma è stata veramente dura".

Quello della mancanza di personale è una spina nel fianco degli imprenditori. Lo sa bene Silvana Vivoli della storica gelateria di via Isola delle Stinche. Da gennaio cerca tre aiuti al laboratorio ma al momento ne ha trovato solo uno. "E’ l’unica persona che si è presentata – sottolinea -, un tempo avevamo pacchi di curriculum, passavamo giornate a fare colloqui. Eppure noi siamo persone corrette, puntuali nei pagamenti e siamo una gelateria, quindi la sera a una certa ora chiudiamo". Vivoli ha dovuto rivedere gli orari in attesa di avere la squadra al completo: "Abbiamo stabilito un giorno di chiusura, la domenica spegniamo gli interruttori un po’ prima e gli altri giorni entriamo un po’ dopo. E’ l’unico modo per continuare a lavorare".

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