Elisabetta II non era ancora regina ( lo sarebbe divenuta l’anno successivo) quando ha visitato Fiesole la prima volta. Accompagnata dal consorte Filippo soggiornò a Villa Sparta, ospite di Elena di Romania, la raffinata principessa che aveva fatto della sua dimora di San Domenico punto di ritrovo di numerosi intellettuali e nobili. La visita risale al maggio 1951 e una fotografia (tratta dal gruppo facebook firenzeseibella) la ritrae durante una sosta in via Vecchia Fiesolana, sotto Villa Medici, nel punto più "aglofono" del Colle lunato. E’ qui che anche la sua ava, la regina Vittoria, amava infatti fermarsi per ammirare il paesaggio, tanto da farsi costruire una panchina, che è nota, appunto, come la panchina degli inglesi. Dalla fine del Settecento Fiesole fu uno dei luoghi di soggiorno preferito dagli stranieri in Italia, che acquistarono le ville già della nobiltà fiorentina, ristrutturandole e dotandole di meravigliosi giardini. Fra questi furono numerosi proprio gli inglesi come Lord William Blundell Spence , proprietario di Villa Medici e che nel 1860 trasformò Villa Aurora in un teatro da ben 800 con annessa osteria per intrattenere i suoi connazionali. Dal 1844 è a Fiesole anche il nobiluomo inglese John Temple Leader, che qui creò il sogno di un Medioevo romantico, ricostruendo il castello di Vincigliata, dove ospitò la miglior nobiltà europea dell’epoca, a cominciare dalla regina Vittoria d’Inghilterra.
Daniela Giovannetti