I comitati in campo. Nasce RiBella Firenze: "Siamo la vera alternativa a questa classe politica"

Nella lista non sarà candidato chi ha già ricoperto incarichi politici "Il sindaco lo sceglieremo insieme dopo la presentazione nei quartieri".

I comitati in campo. Nasce RiBella Firenze: "Siamo la vera alternativa a questa classe politica"

I comitati in campo. Nasce RiBella Firenze: "Siamo la vera alternativa a questa classe politica"

di Antonio Passanese

FIRENZE

Le baby gang a Campo di Marte, lo spaccio alle Cascine, in via Palazzuolo e nell’area dell’ex teatro Comunale. E ancora, le spaccate, i furti in appartamento, le risse, le aggressioni, le rapine e la mala movida. Problemi gravissimi, questi, che, nell’arco di un anno, hanno fatto sì che a Firenze si costituissero dieci comitati. Dall’Isolotto a Firenze Sud centinaia di residenti hanno deciso di aggregarsi e creare un’associazione in difesa del territorio in cui vivono perché, spiegano, "ci sentiamo completamente abbandonati dalla politica, che non ci ascolta, che va contro gli interessi di questa città". E ora una buona fetta di quei comitati ha anche deciso di fondare una lista civica che si presenterà con un proprio simbolo e un candidato sindaco alle elezioni di giugno.

"Non siamo nè di sinistra nè di destra – ci tengono a sottolineare il segretario Riccardo Galimberti e la portavoce Francesca Marrazza – Noi veniamo dalla strada, ascolteremo tutti ma non ci schiereremo con nessuno". Ieri pomeriggio la presentazione di RiBella Firenze alle Murate: nel simbolo, un albero che rappresenta i cinque quartieri con lo skyline del Duomo, di Palazzo Vecchio e del Ponte Vecchio. "Vogliamo che Firenze si ribelli ma che sia anche bella – spiegano – E ci troviamo d’accordo con le denunce di Cecilie Hollberg, che aveva definito questa città “meretrice“, con lo storico dell’arte Tomaso Montanari e con Eike Schmidt quando dicono che Firenze è stata svenduta ai grandi gruppi economici e di potere".

Un programma è già stato approntato, e prevede più verde, zero cementificazione, stop ai centri commerciali e alla svendita dei palazzi storici: "Ma bisogna ridare poteri ai Consigli di Quartiere e adottare sistemi di democrazia diretta – continuano Galimberti e Marrazza – Vorremmo inseire nello Statuto della città il referendum propositivo vincolante senza quorum come ha già fatto Livorno".

La lista RiBella Firenze verrà presentata nelle prossime settimane in tutta la città e gli aspiranti consiglieri comunali verranno “pescati“ dalla società civile: "In lista non vogliamo chi fino a oggi ha avuto incarichi politici, perché non ci fidiamo – l’accusa – Porteremo nel Salone de’ Dugento semplici cittadini che vogliono cambiare questa città, che negli ultimi anni, soprattutto in tema di sicurezza, è sprofondata nell’insicurezza. Il nostro impegno sarà quello di ridisegnare un nuovo Piano Operativo Comunale e di un nuovo piano di mobilità partecipato, nell’interesse di molti, non di pochi".

Per la neonata lista dei comitati, inoltre, Firenze ha bisogno di un nuovo piano casa, pensato sulle esigenze dei suoi cittadini, "senza più espellere dal centro e dai rioni coloro che sono più vecchi e più poveri. Dobbiamo aiutare il commercio a diversificarsi, soprattutto nel centro storico diventato un unico mangificio, solo per stranieri. Se vogliamo recuperare una Firenze bella dobbiamo far tornare in centro i fiorentini che devono trovare un ambiente che li accolga e non li faccia sentire stranieri a casa ma soprattutto non li spenni con prodotti di discutibile qualità".