
Anche il pediatra nella riorganizzazione del servizio di guardia medica
Firenze, 27 luglio 2022 - Insieme alla riorganizzazione della guardia medica nascerà anche il servizio di guardia medica pediatrica. Il riferimento pediatrico territoriale, negli orari in cui non è prevista la presenza né la reperibilità di quello di famiglia, è un passaggio importante perché consente di attenuare la pressione sui pronto soccorso per casistiche non di emergenza. Un progetto che il consigliere regionale Pd Andrea Vannucci aveva già in mente quando era assessore a Palazzo Vecchio. Lo ha riproposto adesso in seno alla commissione sanità ottenendo l’ok della presidenza della Regione.
"Siamo già sostanzialmente d’accordo per la realizzazione del servizio di guardia medica pediatrica all’interno della riorganizzazione della continuità assistenziale – spiega Vannucci – Sarà strutturato con un legame stretto con la rete pediatrica regionale, al fine di offrire assistenza nei momenti in cui non è possibile accedere all’ambulatorio del proprio pediatra di libera scelta".
Al fine di dare gambe al progetto il consigliere ha formulato la domanda al presidente della giunta toscana, Eugenio Giani, attraverso un’apposita interrogazione, firmata anche dal presidente della commissione sanità, Enrico Sostegni e dal vicecapogruppo Pd, Massimiliano Pescini. "Il servizio di guardia medica – spiega Vannucci – è un presidio fondamentale del nostro sistema di presa in carico del paziente in determinati giorni e fasce orarie".
Pochi giorni fa, in commissione sanità, c’è stata l’audizione dell’assessore Bezzini in merito ai piani di riorganizzazione dell’emergenza-urgenza e della guardia medica, nella quale sono state presentate le prime ipotesi di riorganizzazione dei servizi. "In quell’occasione ho anticipato la proposta, trovando piena disponibilità da parte dell’assessore e del direttore generale Federico Gelli", conclude Vannucci.
Il servizio di guardia medica sarà rivoluzionato. In Toscana si taglieranno almeno 60-70 postazioni (solo di notte). Che adesso sono quasi sempre scoperte, per la mancanza di medici.
Il principio è far funzionare al meglio e a pieno organico il servizio dalle 20 a mezzanotte tutti i giorni e dalle 8 a mezzanotte nei giorni festivi e prefestivi. Oltre al 118 per le emergenze, da mezzanotte alle 8 resteranno a disposizione dei cittadini la centrale telefonica che nascerà con l’attivazione (entro l’anno) del numero unico europeo 116117 per le cure non urgenti e un numero limitato di postazioni (ma congruo alle chiamate) nelle aree che saranno selezionate in base a due criteri: la distanza dal più vicino pronto soccorso e la massiccia presenza turistica (valutata con i flussi).
I medici che saranno liberati dal servizio notturno (24-8) andranno a ricoprire i posti vacanti dei medici di famiglia e del servizio di guardia medica. E poi a formare le Uca, le unità di continuità assistenziale con medico e infermiere per le cure domiciliari, nate sull’esempio delle Usca in servizio durante il Covid.