Guardia medica in Toscana, da mezzanotte si cambia. Centralino e 2 postazioni con dottore

Rivoluzione continuità assistenziale. Si taglia nelle ore notturne (24-8) per salvare il servizio di giorno e di sera quando c’è più richiesta

Cambia la guardia medica in Toscana

Cambia la guardia medica in Toscana

Firenze, 24 luglio 2022 - E’ una rimodulazione complessa, quella del servizio di guardia medica. Molte delle postazioni ora sono scoperte per carenza di medici. Ma la rivoluzione è alle porte. Entro settembre andrà in giunta regionale la rioganizzazione complessiva del servizio che si lega a doppia mandata con la riforma della medicina territoriale e, in qualche modo, anche a quella dell’emergenza. In sanità quando si spostano gli equilibri di un settore si deve intervenire anche sugli altri.

La bozza di delibera è già scritta. L’hanno buttata giù in mesi di lavoro i tecnici dell’assessorato regionale alla sanità con i rappresentanti delle sigle sindacali dei medici di medicina generale. Da giovedì sarà presentata ai sindaci per evitare quello che era accaduto per ben tre volte in questi ultimi dieci anni e cioè che fatta la delibera, la giunta regionale fosse costretta a una dolorosa retromarcia per il polverone di polemiche sollevato dagli amministratori locali, ma non solo.

La riorganizzazione prevede che venga sospeso il servizio di guardia medica da mezzanotte alle 8 in circa 60-70 postazioni in Toscana, in modo da potenziare – con i medici sollevati dal turno notturno – i servizi diurni. Ma resteranno aperte anche in quell’orario notturno un numero congruo di postazioni rispetto alle richieste (dalle 24 alle 8 sono il 6% del totale) in aree che saranno selezionate in base a due criteri: la distanza dal più vicino pronto soccorso e la massiccia presenza turistica (in base alla valutazione dei flussi).

Come funzionerà? Nei giorni festivi e prefestivi dalle 8 alle 24 e tutti gli altri giorni dalle 20 alle 24, la guardia medica garantirà consulenze telefoniche, visite domiciliari e ambulatoriali, prescrizioni di farmaci, certificati.

Di notte (dalle 24 alle 8) ci si dovrà rivolgere al centralino unico delle Asl (a Firenze allo 0573.454545) e successivamente al numero unico 116117 (che sarà attivato con la centrale entro fine anno). La centrale filtrerà le chiamate dei cittadini che, in base alle necessità, saranno inviati alle postazioni con medico oppure dirottati al 118 per le urgenze o emergenze.

Anche nelle città non sarà azzerato il numero di postazioni notturne: per esempio a Firenze ora ce ne sono nove. Con la riorganizzazione, oltre alla centrale telefonica, dove saranno impegnati nove medici, probabilmente ne resterà una. Forse due, se la seconda sarà destinata ai servizi domiciliari, gestita insieme alla centrale 118 per evitare il ricorso improprio al pronto soccorso.

Tutto questo è necessario non tanto per tagliare. Perché purtroppo le postazioni al momento sono scoperte: non c’è personale a sufficienza. Quindi lo scopo è ottimizzare e potenziare i servizi negli orari diurni e serali, quando si concentra il maggior numero di richieste: anche il paziente cronico, se gestito correttamente durante il giorno, anche a domicilio, difficilmente avrà necessità di cure non urgenti la notte.

I medici che saranno liberati da quel servizio notturno andranno a ricoprire i posti vacanti dei medici di famiglia e del servizio di guardia medica. E poi a formare le Uca, le unità di continuità assistenziale con medico e infermiere per le cure domiciliari, nate sull’esempio delle Usca in servizio durante il Covid.

Per tutti i medici sarà prevista una formazione specifica, in quanto in molti casi si tratta di neolaureati. Probabilmente il contratto passerà dalle 24 alle 38 ore settimanali. Serviranno i numeri perché sarà necessario avere un medico a disposizione ogni 5mila abitanti, vale a dire circa 750.