REDAZIONE FIRENZE

Gli studenti pro Palestina in corteo: "L’università si dissoci da Israele". Scontri con la polizia in Brunelleschi

Momenti di tensione davanti alla facoltà di lettere con cariche di contenimento degli agenti. La replica della rettrice: "Gli atenei sono sedi di ricerca e di formazione e non dei decisori politici".

Gli studenti pro Palestina in corteo: "L’università si dissoci da Israele". Scontri con la polizia in Brunelleschi

di Linda Coscetti

Collettivi di sinistra e universitari in piazza per la Palestina. Ieri il collettivo ’Studenti di sinistra’ è sceso a manifestare per le strade di Firenze: si sono ritrovati davanti al rettorato in piazza San Marco, dove si stava svolgendo la seduta del Senato Accademico, per chiedere alla loro università di prendere posizione per la Palestina e contro Israele. Il presidio (autorizzato nei limiti di San Marco) si è poi spostato in piazza Brunelleschi, che ospita la facoltà di lettere, dove i manifestanti sono entrati in contatto con la polizia antisommossa: sono scattate delle cariche di contenimento e alcune manganellate ai danni degli studenti. Secondo una prima ricostruzione della questura, l’intervento sarebbe stato necessario perché i manifestanti si sarebbero mossi all’improvviso in corteo dopo che era stato indetto solo un presidio, e per prevenire il raggiungimento di obiettivi sensibili presenti nella zona, come la sinagoga in via Farini.

Secondo quanto raccontano dagli studenti, invece, la rettrice Alessandra Petrucci ha ritenuto inammissibile la proposta degli studenti che chiedeva la cessazione degli accordi didattici tra l’ateneo fiorentino e i vari atenei israeliani.

"In conflitto tra Palestina e Israele è un vero e proprio genocidio – tuona un’attivista che ha preso parte alla manifestazione –, sta al senso comune non volere che la propria università sia complice e ci porti a ad allearci a tali soprusi". E sulle cariche subite, in coro protestano: "Dopo la risposta che abbiamo ricevuto, siamo partiti in corteo – continua un altro studente –, ma una volta arrivati in Brunelleschi le forze dell’ordine armate ci bloccato l’ingresso".

Gli scontri sono durati poco più di un minuto, "ma siamo molto toccati, dato che la polizia ci ha impedito di entrare nella nostra università, dove tutti i giorni studiamo", conclude. Momenti di tensione, che non hanno però fermato l’assemblea, già programmata, nella corte della facoltà di lettere.

Lì hanno parlato Karem, un’attivista fiorentina che ha analizzato molti aspetti del conflitto nella Striscia di Gaza, e un ragazzo appena rientrato dalla Cisgiordania, che ha raccontato la sua esperienza e quanto ha potuto vedere in quelle terre martoriate dalla guerra. In risposta, dall’università di Firenze, è arrivata la replica della rettrice Petrucci: "Le università sono sedi primarie di ricerca e non dei decisori politici, ma luogo di formazione, come chiaramente scritto nelle leggi che le hanno istituite – si legge –, sarebbe un errore imperdonabile se intorno a queste si costruissero barriere; si alzassero muri in nome di chi ha la pretesa di dare una lettura dei fatti in termini di torto o ragione".