NICCOLÒ GRAMIGNI
Cronaca

Gli outsider, gaffe a applausi. Marrazza, fiorentina old style prende ovazioni bipartisan. E Asciuti: "Rivoglio il Fiorino"

La laeder di Ribella Firenze si prende la scena. Poi si fa seria: "Pensate a cosa vuol dire uscire dal lavoro e avere paura". L’ex leghista: "Con De Giuli in vacanza non andrei mai".

Alla fine dopo gli screzi, forse, si ritroveranno a Ferragosto: chi sulla spiaggia, chi in montagna. Dopo la fase calda degli applausi e dei fischi reciproci tra i sostenitori dell’uno o dell’altro candidato, negli attimi finali del confronto organizzato da La Nazione al Palacongressi, quando i nervi si sono distesi e ci si è concessa un’ultima domanda più ’light’ e scherzosa ("Con chi andrebbe in vacanza tra i suoi nove sfidanti?") abbiamo scoperto che Francesca Marrazza (Ribella Firenze) e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) si farebbero una bella chiacchierata davanti a un Negroni, cocktail che sembrano amare entrambi. Abbiamo anche capito che magari Cecilia Del Re (Firenze Democratica) e Sara Funaro (centrosinistra) potranno passare un weekend magari all’Isola d’Elba: vicini a Firenze perché loro non conoscono feste o pause, ma chissà che in futuro non arrivi un chiarimento tra due persone intelligenti e competenti. Magari all’Elba troveranno pure Francesco Zini (Firenze Cambia), che, se dovesse scegliere, farebbe una vacanza con Del Re.

Alessandro De Giuli (Firenze Rinasce) sceglierebbe il relax con Stefania Saccardi (Iv), Lorenzo Masi (M5s) porterebbe Funaro e Saccardi e potrebbe esserci pure una strana coppia formata da Eike Schmidt (centrodestra) e Saccardi, magari all’Oktoberfest. Vacanze a parte, ancora una volta (era accaduto anche alle Serre Torrigiani) la Marrazza ha dato spettacolo ottenendo continue ovazioni da parte del pubblico dopo aver esposto la sua idea di Firenze. Perché Marrazza – conosciuta anche come la “regina del Campo di Marte“ – è una politica-non politica, anche nell’eloquio, che può vantare il sostegno di numerosi comitati dei residenti che l’hanno incoronata loro paladina. Ma la candidata, oltre a parlare alla pancia della gente, ha pure detto cose su cui riflettere.

Ad esempio ha proposto agli avversari "di fare una passeggiata in centro" alla fine del dibattito "così provate la paura che si ha quando si esce dal lavoro". E sulla Fiorentina: "Commisso è stato preso in giro. Al Padovani la Fiorentina non vuole andare, ma a vedere il rugby vanno 500 persone".

Un altro protagonista delle liste non convenzionali è stato Andrea Asciuti (Firenze Vera): non tanto perché ha dichiarato di voler andare da solo in vacanza e comunque "mai con De Giuli, che si è comportato male negli ultimi mesi" ma perché con tutta la sua forza ha tirato fuori di nuovo la proposta del Fiorino. E tra il pubblico c’è stato perfino chi gli ha gridato ’Alt! Chi siete? Cosa portate?’ citando la geniale scena di ’Non ci resta che piangere’ con Benigni e Troisi, chi gli ha fatto capire che ha idee un po’ troppo visionarie però le espone in modo simpatico.

Ma qualche concetto l’ha anche tirato fuori, in particolare sul tema delle politiche abitative: "Non si può avere un centro in cui l’80% sono affitti brevi". Zini ha filosofeggiato, pure troppo visto che qualcuno in sala, dopo una risposta gli ha detto: "Sì ma quindi?", come a dire "Vieni al sodo". E lui, ad esempio sulle Cascine, ha cercato di essere incisivo: "Potrebbe essere un parco degli animali, della musica, ma è un luogo degradato, una vergogna". Di De Giuli si ricorderà la bordata di fischi quando ha associato la morte del consigliere Pd Massimiliano Pescini alle vaccinazioni del Covid.