Possiamo permetterci di parlare di ’diritto alla casa’ per gli anziani, di potere stare a casa propria anche quando insorgono problemi di autosufficienza e di solitudine? Siamo abituati a pensare agli anziani con stereotipi o vezzeggiativi (tipo i ’diversamente giovani’) che non rendono conto della realtà anche nella nostra città, la cui popolazione sarà in pochi anni formata, per il 30 per cento, dalla terza e quarta età. E meno male! Vuol dire che si vive meglio e si vive di più. Bisogna prendere atto di un fatto: i nuovi vecchi, juniores e anche seniores, sanno usare telefonini e pc. Potranno essere veramente aiutati dalle nuove tecnologie mentre inflazione e malattie li rendono spesso poveri di ritorno? "Se si considera che lo sviluppo delle tecnologie e dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale è lo scenario più probabile ed invasivo del futuro prossimo – osserva monsignor Vincenzo Paglia – diventa chiaro che il rapporto fra invecchiamento e divario digitale si presenta come tema di enorme rilievo". Chissà che non possa venirci in aiuto anche una tecnologia applicata in modo sano. Filippo Di Blasi, sviluppatore e manager programmatore con una pluriennale attività di volontariato, parla e scrive di ’Anziani digitali’ in un libro (edito da Armando) che sarà presentato oggi (ore 17) nella libreria Gioberti da specialisti del settore ed educatori.
Michele Brancale
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