Gkn, il nuovo padrone come regalo di Natale

L’advisor Borgomeo spinge il pedale dell’ottimismo: "Crediamo di poter confermare la data del passaggio di proprietà per il 23 dicembre"

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di Barbara Berti

Sotto l’albero di Natale il futuro proprietario della Gkn di Campi. La fabbrica di viale Fratelli Cervi, in presidio permanente dallo scorso 9 luglio, dopo che Gkn Driveline Firenze (di proprietà del fondo inglese Melrose) ha deciso di smobilitare e licenziare tutti (422 dipendenti che diventano 500 con i lavoratori dell’indotto) a breve potrebbe avere un nuovo proprietario.

"La trattativa sta andando avanti bene, stiamo sciogliendo i nodi per l’accordo, e crediamo di poter confermare la data del closing per il 23 dicembre" dichiara l’imprenditore Francesco Borgomeo (assoldato dall’attuale proprietà in qualità di advisor) in merito al primo passaggio dell’azienda, quello che lo vede impegnato a rilevare quote azionarie, stabilimento e lavoratori di Gkn, per poi partire con la reindustrializzazione del sito, senza la riapertura della procedura di licenziamento collettivo. "Sono fasi difficili, ma sono ormai molto fiducioso sul fatto che arriveremo al traguardo. Chiedo ancora un po di pazienza ai lavoratori: la cui sicurezza e prospettiva è prossima alla positiva definizione" dice Borgomeo che con il suo team di legali dello Studio Chiomenti e i professionisti delle società Deloitte, Gmr Partners e Decon Group, sta lavorando giorno e notte alla chiusura dell’accordo "che dia un futuro concreto alla Gkn".

L’imprenditore specializzato in riconversioni green di successo, non solo conferma la data del 23 dicembre – già annunciata durante l’ultimo incontro al Mise lo scorso 15 dicembre – ma si sbilancia anche sul futuro. "A breve comunicherò anche il nome della società che sostituirà quello della Gkn Firenze" dice Borgomeo. E qui il riferimento è a uno dei due soggetti interessati, vale a dire un gruppo che si occupa di componenti per energie rinnovabili e uno di macchinari per la farmaceutica. Borgomeo assicura anche che "nelle prossime ore faremo anche il passaggio richiesto dal Mise e da Invitalia per far conoscere gli estremi dell’accordo e dare il massimo della trasparenza alle istituzioni tutte, che in queste ore ci sono state molto vicine" e si mette a disposizione dei sindacati "per ulteriori e costruttivi confronti" perché l’obiettivo è "condividere il percorso".

Secondo l’imprenditore, che fa della cautela il suo elemento distintivo, "ci sono tutti gli elementi per un successo: la fabbrica è davvero molto bella, i lavoratori sono un grandissimo valore aggiunto, coraggio, competenze e voglia di fare non mancano. Sarà una bellissima storia da raccontare". Nessun commento da parte della Rsu di Gkn alla chiusura dell’operazione se non ricordare che "se Gkn Firenze può passare in continuità produttiva e occupazionale a un eventuale compratore, questo avviene perché la lotta l’ha difesa e preservata". La Rsu ribadisce anche "la necessità che soprattutto in questa fase ci siano garanzie su un timing certo, sulla continuità occupazionale e di diritti per i lavoratori, sul profilo degli investitori e sui piani industriali".

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