
Firenze, 3 aprile 2023 - E’ Firenze la seconda città d’arte toscana più visitata dai ragazzi in gita scolastica. Con l’11% di preferenze, conquista la medaglia d’argento. Ma in generale le grandi città italiane subiscono una flessione. La prescelta? Napoli, col 13% di preferenze. Terzo posto per Roma, al 10%. Vero e proprio boom, invece, per le mete "alternative": saranno lo scenario della gita per uno su quattro, tra quanti resteranno nel nostro Paese. Si tratta soprattutto di capoluoghi di provincia medio-piccoli o posti fuori dai circuiti classici. Alcuni esempi? Siracusa, la Val di Noto, Lecce, Ravenna, il Lago di Garda, Matera, le Marche, l'Umbria. Ce lo dice il tradizionale osservatorio sulle gite scolastiche del portale Skuola.net, realizzato interpellando 3.500 alunni di classi medie e superiori.
Ma la notizia, amara, è soprattutto un’altra. Ovvero che quasi un alunno su dieci delle scuole secondarie dovrà rinunciare al viaggio per via delle difficoltà economiche familiari. C’è anche chi non si potrà neanche consolare con la visita di un giorno, dalla mattina alla sera: oltre un quarto (28%) già ha messo in preventivo che non farà nemmeno quella. Ma è entrando nello specifico dei motivi che portano all'annullamento delle gite scolastiche che emergono i dettagli più interessanti. È vero che rimane predominante il rifiuto dei professori di prendersi la responsabilità di accompagnare decine di adolescenti che in qualsiasi momento possono diventare delle mine vaganti: è alla base di un terzo abbondante (34%) dei casi di rinuncia al viaggio d'istruzione. Ma in quasi un caso su 4, dietro ci sono proprio questioni economiche, esplicite (il 15% fa notare che la gita sarebbe costata troppo) o implicite (il 7% dice che non si è raggiunto un numero sufficiente di partecipanti). Una quota maggiore anche rispetto a quanti sono stati fermati per motivi disciplinari (17%).
Il peso dei costi di viaggio - albergo, trasporti e pasti - sta impattando notevolmente anche sugli itinerari di quei fortunati che, in gita, ci andranno o ci sono già stati. In un quarto delle situazioni (26%) il fattore determinante nella scelta della meta è stato proprio la sua "economicità". Solo muovendo da queste premesse la mappa attuale degli spostamenti degli studenti diventa più comprensibile. Si assiste, infatti, a una sorta di fuga dalle destinazioni estere, sicuramente più care: ben 3 studenti su 4 resteranno all'interno dei confini nazionali. Giusto alle scuole superiori i viaggi all'estero salgono un pochino (31%), probabilmente spinti da quelli svolti dai ragazzi dell'ultimo triennio e, soprattutto, dai maturandi. Di contro, per le classi medie, le gite "italiane" sfiorano il 90% del totale. E chi andrà all’estero? In pole position Strasburgo, Siviglia, Malta, Slovenia.