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Giogo di Villore, l’ eolico procede spedito. Associazioni rinunciano alla richiesta di sospensione

Associazioni rinunciano a richiesta sospensione lavori impianto eolico Monte Giogo Villore. Progetto continua con attenzione all'ambiente e alla produzione energetica. Diverse posizioni sulle implicazioni ambientali.

Le associazioni Italia Nostra e Cai Firenze hanno espresso e verbalizzato davanti al Consiglio di Stato la loro rinuncia a richiedere la sospensione dei lavori di realizzazione dell’impianto eolico Monte Giogo Villore, per la quale le stesse associazioni avevano sollecitato l’udienza. La comunicazione della notizia è arrivata da un comunicato della società Agsm Aim, che sta curando la realizzazione del progetto. "Proseguono da oltre un anno i lavori per la costruzione dell’impianto eolico di Monte Giogo di Villore - dice ancora la nota -. In questi giorni si sta completando la realizzazione della nuova strada di accesso al sito dove, nei prossimi mesi, sorgeranno le turbine eoliche che forniranno energia totalmente rinnovabile. L’impianto, una volta completato, avrà una capacità produttiva sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di circa 100mila persone, contribuendo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica per oltre 20mila tonnellate all’anno. I lavori per la costruzione delle turbine, quindi, continuano con attenzione alla tutela del paesaggio e della biodiversità del territorio. L’impianto eolico - conclude la società - sarà parte integrante della rete energetica del futuro".

Italia Nostra e Cai, dopo un ricorso al Tar dichiarato inammissibile, avevano comunque fatto richiesta al Consiglio di Stato di una sospensione dei lavori. Le due associazioni avevano evidenziato quello che secondo loro sarebbe stato l’impatto del grande impianto sull’ecosistema della zona, chiedendo chiarimenti sull’autorizzazione sismica e le indagini geognostiche.

Il comune di San Godenzo si era invece visto rigettare dal Tar un ulteriore ricorso contro l’autorizzazione della Regione. Per questo l’ente aveva poi presentato ricorso al Consiglio di Stato. "Ci è stata prospettata - dice Leonardo Rombai, presidente di Italia Nostra Firenze - la possibilità, con la rinuncia alla richiesta di sospensiva, di discutere nel merito la questione insieme al ricorso del Comune di San Godenzo".

"I due ricorsi avevano avuto sorti diverse - aggiunge Emanuele Piani, sindaco di San Godenzo. Siamo in attesa che venga fissata l’udienza al Consiglio di Stato in cui si discuteranno entrambe le questioni". Di altro tono Mauro Romanelli, presidente dell’associazione ambientalista Ecolobby. "Siamo contenti che si possa velocizzare il percorso - dice Romanelli -. Sono tecnologie che non fanno male. Dovremmo preoccuparci piuttosto di farne di più e più in fretta d’impianti come questo".

"Quanto emerso dal Consiglio di Stato mi sembra positivo - aggiunge il Sindaco di Dicomano, Massimiliano Amato -. La richiesta di sospendere i lavori mi è sembrata pretestuosa, visto che l’intervento è in corso e ben avviato. Dobbiamo controllare che tutte le azioni di mitigazione dell’impatto siano messe correttamente in atto".