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Morte di Giampiero Maracchi, il ricordo: "Divulgò il meteo tra la gente, fu un precursore"

Parla un allievo dello scienziato: "Era legato alla tradizione fiorentina"

Giampiero Maracchi (foto Umberto Visintini/New Pressphoto)

Firenze, 11 marzo 2018 - "Era un personaggio che metteva passione in quello che faceva, era molto legato al territorio e alla tradizione fiorentina, aveva spesso delle uscite estemporanee che facevano storcere il naso agli accademici. In realtà il suo obiettivo era divulgare una materia difficile per il cittadino comune quale era quella della meteorologia". Così un allievo di Giampiero Maracchi, Bernardo Gozzini, ricorda l'illustre scienziato e studioso, morto domenica 11 marzo dopo una malattia. 

"Il merito particolare del professor Maracchi - spiega Gozzini - è stato quello di aver fatto conoscere la climatologia, negli anni Ottanta lui era uno dei pochi a parlarne mentre oggi quello dei cambiamenti climatici è un tema di tutti i giorni. Maracchi aveva passione, idee che saremo noi allievi ora a portare avanti, si aggiornava in continuazione, grazie a lui il Cnr è cresciuto tantissimo negli anni".

Per Gozzini "non c'è dubbio che la vicenda giudiziaria (su una truffa sui fondi pubblici, ndr) che ha portato Maracchi sul banco degli imputati abbia avuto il suo peso, anche se poi il processo si è chiuso con un'assoluzione. E' stata una storia che lo ha colpito molto. Lui tra l'altro era figlio di un magistrato e riteneva di essere stato messo in mezzo ingiustamente. Ha vissuto male questa esperienza anche se poi alla fine erano in pochissimi a sapere che non stava bene".