Pistoia, 17 gennaio 2024 – Non era in servizio, ma appena ha saputo del dramma di Giaccherino ha chiamato la centrale del 118 per mettersi a disposizione con un’ambulanza.
Flavia Vitali, a capo delle emergenze alla Misericordia Valli della Bure e Candeglia è uno dei soccorritori che sabato sera ha affrontato l’inferno al convento, dopo il crollo del pavimento. In ambulanza è corsa alla centrale del 118 per caricare un infermiere e un tecnico e alle 22.15 è arrivata davanti a quella che ancora oggi definisce, dopo sei anni di servizio: "Una scena che avevo visto solo nei film".
"Arrivare al convento non è stato semplice, c’era un via vai di macchine che scendevano e salivano – racconta –. Passare in quel tratto stretto con un’ambulanza non è stato semplice. Abbiamo dovuto lasciare il mezzo lontano e salire a piedi caricandoci addosso l’attrezzatura sanitaria".
Una volta sul posto uno scenario spaventoso. "Una delle mie ambulanze di Candeglia stava già portando un ragazzo in codice rosso a Careggi, ma c’erano ancora decine di feriti da soccorrere". Così Flavia si è messa a disposizione tra persone insanguinate, polverose, doloranti e sotto choc.
«C’è chi aveva perso le scarpe – racconta –, chi si era insanguinato tutto per aiutare un amico, altri con tagli importanti, insomma ci siamo messi a medicare e valutare più persone possibili oltreché rincuorarli perché psicologicamente erano devastati".
Il vero punto di forza, per Flavia, è stata la completa sinergia tra tutte le associazioni di volontariato del territorio che erano presenti sul posto. La soccorritrice ha caricato sull’ambulanza una donna e il suo ragazzo per portarli all’ospedale di Lucca. "Durante il viaggio è crollata e ci ha raccontato che pochi attimi prima di precipitare nel vuoto aveva affidato sua figlia di sette mesi a un’amica, se non l’avesse fatto la bambina sarebbe finita al piano di sotto insieme a lei".
Michela Monti