Il calcio, specialmente quello ad alto livello, non sempre offre esempi positivi ma quello giovanile, nella sua forma più pura e genuina, può essere veicolo di importanti valori come integrazione e solidarietà. Quello che è successo al Giovani Fucecchio 2000, dove sono stati accolti due bambini ucraini di 10 e 13 anni scappati dalla guerra insieme alle loro famiglie: Tymofii e Martin originari di Zaporozhye e Slovyansk, distrutte dai bombardamenti: "Quando abbiamo saputo che l’amministrazione comunale con in prima fila lo stesso Sindaco Alessio Spinelli, si sarebbe recata al confine con la Polonia per portare in Italia alcune famiglie con bambini in fuga dal conflitto – spiega il vice presidente Marco Montanelli – come società ci siamo messi a disposizione tramite Shalom ed altre associazioni del territorio per dare il nostro piccolo contributo, ospitando questi bambini nei nostri impianti sportivi. Un modo per cercare di regalargli qualche momento di felicità e normalità".
"Non verranno tesserati e quindi non giocheranno partite ufficiali perché si spera che possano tornare quanto prima alle loro abitazioni – spiega Montanelli – ma abbiamo voluto fare questo gesto esclusivamente per loro, per donargli almeno un oretta di calcio e spensieratezza. Anzi, non è detto che nei prossimi giorni non possano venire anche un altro paio di bambini. Nel nostro piccolo ci è sembrata la cosa giusta da fare per provare a fare la differenza non soltanto il sabato e la domenica in campo, ma anche durante la settimana". Accompagnati al campo sportivo "Galli" direttamente dal Sindaco Spinelli, i due bimbi si sono aggregati con il gruppo classe 2005 seguito dall’istruttore Gionata Taddei, che racconta come sia stata un pomeriggio all’insegna dei sorrisi: "Li ho visti divertiti, anche se chiaramente c’è stato un po’ di difficoltà nel comunicare perché soltanto uno di loro capiva un po’ l’italiano. Alla fine è stata una bella esperienza per tutti, anche se non so se verrà ripetuta. In ogni modo, al nostro campo ogni giorno ci sono varie categorie ad allenarsi, quindi qualora dovessero tornare potranno tranquillamente trovare un gruppo a cui aggregarsi".
Simone Cioni