Frane e crolli anche a Legri. La collina si lecca le ferite

Smottamenti, alberi caduti e orti spazzati via nella frazione di Calenzano "La Piana è certamente messa peggio, qui ci siamo aiutati per giorni tra noi".

Frane e crolli anche a Legri. La collina si lecca le ferite

Frane e crolli anche a Legri. La collina si lecca le ferite

In misura minore che nella Piana, ma anche alcune località collinari sono state duramente colpite dalla bomba d’acqua della notte tra giovedì e venerdì. Tra questo il paese di Legri, frazione di Calenzano. "Abbiamo avuto molti meno danni di Campi, dove adesso sono impegnati alcuni nostri volontari, ma anche qui ci sono cinque case allagate – spiega il presidente della Misericordia di Legri Piero Fantuzzi, che rientra egli stesso nella sfortunata cinquina – La Marinella scorreva veloce ed era sul punto di tracimare. Per la violenza dell’acqua che veniva giù era impossibile vedere dove finiva la strada, tant’è che c’è stato un incidente: una macchina è andata a finire nel fossetto. Sono caduti diversi alberi, uno anche sulla strada principale, via di Legri. Poi ci sono stati vari smottamenti, strade franate e alcuni allagamenti. Poco prima del lago hanno messo delle transenne, suppongo sia stata portato via un pezzo d’argine della Marinella; e di fronte casa mia sono stati spazzati via degli orti".

Tuttavia a Legri si pensa a chi in basso è stato danneggiato più gravemente: "Qui sono bastati i vicini a dare mano – continua il presidente – Chi tra i nostri volontari non è stato colpito personalmente, ora è ad aiutare le squadre a Campi"; inoltre "Stamani (ieri, ndr) c’è stata una riunione delle associazioni del paese al centro civico – Misericordia, parrocchia, compagnia teatrale dei Bufffalegri, cooperativa di comunità – per organizzare una raccolta di cose utili. Il centro è al circolo la Fogliaia di Calenzano e tra le richieste ci sono bottiglie d’acqua potabile, prolunghe, generatori, biancheria intima".

Fantuzzi è egli stesso tra gli alluvionati: "A casa mia più di 50 centimetri d’acqua, avevo in garage la macchina e la Vespa, l’ho tirata fuori quando ormai l’acqua era già alta e per fortuna è andata in moto. Poi mobilia varia che si è sciupata, anche alcuni arredamenti del ’700, ciò che più mi spiace è la libreria in cui ho perso 57 volumi; frigorifero, freezer, due armadi, comodini, sedie, cassapanca… speriamo che qualche falegname riesca a recuperarli". Ma c’è anche voglia di tornare alla normalità e si sta organizzando il tradizionale concerto di Natale del 9 dicembre: "Oltre ai testi natalizi saranno celebrati i centenari di tre illustri fiorentini: don Milani, Callas e Zeffirelli".

Carlo Casini