
La frana di Falciani (FotoGermogli)
Lavori in vista per la scuola media di Tavarnuzze: saranno rifatti gli spogliatoi e i servizi igienici. Ma gli studenti dovranno aspettare ancora un altro anno perché il cantiere è programmato per l‘estate 2026, per non intaccare la didattica e la sicurezza dei ragazzi. Intanto i fondi sono stati trovati, grazie a una manovra di variazione al bilancio da oltre 3 milioni di euro, di cui 2,3 milioni per nuovi investimenti.
Approvata a maggioranza nell’ultimo consiglio comunale col voto contrario di Voltiamo Pagina e Gruppo Misto, prevede vari interventi sulle strade comunali, di cui il più importante per la soluzione della frana di Falciani, ma anche cantieri in via Chiantigiana, in via del Pontormo, via Barducci, via della Cooperazione e sul marciapiede di via I Maggio.
Non mancheranno opere di manutenzione e miglioramento sugli edifici comunali, biblioteca inclusa, oltre a interventi specifici per il cimitero di Picchirillo, che richiede una manutenzione importante. Previsto anche il finanziamento di un incarico a un professionista per la progettazione degli spazi dell’Antica Stazione di Tavarnuzze: da anni il cosiddetto "Birillo", nel cuore della piazza della frazione, chiede una vita propria e dignitosa. Saranno infine acquistati nuovi arredi per le aree verdi e verrà rinnovata la segnaletica stradale.
"L’approvazione di queste variazioni di bilancio rappresenta un passaggio fondamentale per dotare il nostro territorio di risorse concrete e pianificate, rispondendo alle esigenze reali della nostra comunità, in modo serio, programmato e trasparente", dice la vicesindaco Laura Cioni.
Anche in questa seduta del consiglio comunale non son mancate le polemiche, a partire dai due ordini del giorno presentati da Voltiamo Pagina, entrambi di solidarietà: uno verso i membri del Comitato Viabilità "tenuti alla porta nell’assemblea pubblica del 1° aprile al Ferrone", e l’altro per le due lavoratrici sanitarie a "cui a inizio anno non è stato rinnovato il contratto all’Opera Pia Leopoldo e Giovanni Vanni". A Impruneta, dicono i consiglieri del gruppo di opposizione, "solidarietà è diventata una parola tabù".