
Sandra Gesualdi, direttrice generale della fondazione (fotocronacheGermogli)
Il bilancio che chiude in positivo (con un avanzo di 38.000 euro) e una progettualità ‘trasversale’ che coinvolge teatro, biblioteca e museo. Si può sintetizzare così l’attività nel 2024 della Fondazione Accademia dei Perseveranti che racchiude appunto Teatrodante Carlo Monni, Biblioteca Tiziano Terzani e Museo archeologico di Gonfienti.
Numeri e linee guida, anche in vista della nuova stagione, di cui abbiamo parlato con Sandra Gesualdi, che della fondazione è la direttrice generale, mentre il presidente è Andrea Bacci. Una ventina di dipendenti, un rapporto costante con la direzione cultura della Regione, il bilancio che si è chiuso a fine 2024 è anche quello che, dopo un anno di fatica e tanto lavoro anche per i postumi dell’alluvione del 2023, ha segnato il rilancio della fondazione.
Gesualdi, infatti, è stata nominata direttrice generale a settembre del 2023 e in questo anno e mezzo ha dovuto fare i conti anche con tutto quello che l’ondata di maltempo di due mesi dopo ha generato. Ma i numeri sono dalla sua parte: sono stati 435 gli abbonamenti, 138 i giorni di apertura del teatro, 160 invece gli eventi nel complesso, 47 gli eventi organizzati nel Foyer del teatro e "una collaborazione con le associazioni che è cresciuta giorno dopo giorno". Fino alla riconferma, proprio in questi giorni, di Piero Pelù come consulente artistico "alle stesse condizioni economiche – ci tiene a sottolineare – di un anno fa".
E se la biblioteca, inevitabilmente, ha risentito della chiusura di Villa Montalvo per i danni provocati dalla furia dell’alluvione "la sua collocazione in più spazi, tutti nei pressi del centro di Campi Bisenzio ci ha permesso di avere una maggiore apertura verso l’esterno, con oltre 7.000 presenze e 8.000 prestiti".
Senza dimenticare poi che nessuno dei dipendenti ha perso il proprio posto di lavoro.
La stessa cosa vale anche per il museo, rientrato anche questo "in quella che è una visione univoca, per quanto riguarda la progettazione, che caratterizza la fondazione, nella gestione della cultura – spiega la direttrice generale –. Tutto questo in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, che detiene il 55 per cento, di cui noi siamo la ‘faccia culturale’ al cospetto della città". E adesso si riparte "con un’armonizzazione fra identità e leggerezza che vogliamo sia il fil rouge della prossima stagione teatrale, un teatro che deve essere il luogo di tutti".