STEFANO BROGIONI
Cronaca

Firenze si ferma: è il 16 febbraio. Cinque nomi nel cantiere killer. Ma l’inchiesta non è ancora chiusa

Calcoli sbagliati, una trave realizzata con un cemento poco armato e di qualità scadente, sorretta da un “dente“ che non...

Calcoli sbagliati, una trave realizzata con un cemento poco armato e di qualità scadente, sorretta da un “dente“ che non avrebbe potuto sostenerla. Poi la fretta di consegnare il materiale, che avrebbe fatto lavorare ancora peggio la Rdb Ita spa, l’impresa che la committente del cantiere del futuro supermercato Esselunga di via Mariti, la Villata, avrebbe pressato per rispettare i tempi di cantiere previsti.

Sono le conclusioni a cui è giunta la procura di Firenze dopo quasi un anno di indagine. Un’inchiesta non ancora terminata ma che nei giorni scorsi ha avuto un picco, con l’emissione dei primi avvisi di garanzia e l’emersione, nelle carte, delle conclusioni a cui è giunto il consulente dei pm Alessandra Falcone e Francesco Sottosanti, Stefano Potestà.