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"Fin dall’antichità attenzione al cibo"

Ciro Vestita* FIRENZE Il primo nutrizionista ante litteram fu Ippocrate il padre della Medicina (nato intorno al 460 a.C.); famoso il suo...

Ciro Vestita

Ciro Vestita

Ciro Vestita*

FIRENZE

Il primo nutrizionista ante litteram fu Ippocrate il padre della Medicina (nato intorno al 460 a.C.); famoso il suo aforisma: "Fa che il cibo sia la tua medicina". Era profondamente convinto che mangiare in modo sano e leggero fosse l’unico modo per avere una vita salubre e serena. Credeva molto al benessere apportato da alcuni frutti in primis dall’uva e fu promotore dell’ampeloterapia, la terapia a base di succo di uva, usata fino all’avvento della penicillina nel 1940. Ricordo in particolare i medici del mio paese che nell’anteguerra curavano faringiti e bronchiti con il succo di uva. I risultati se la patologia non era grave erano eccellenti. La spiegazione è arrivata con l’avvento della fitochimica la quale, analizzando i vari componenti dell’uva (in particolare quella nera) ha evidenziato la presenza di polifenoli, molecole antinfiammatorie.

La figura del nutrizionista era presente anche nell’Impero Romano. Il medico Galeno raccomandava ai soldati di essere sobri con il vino e di mangiare molto pesce. Ma sovente i nutrizionisti del tempo compivano dei veri disastri perché basavano le loro tesi non su fondamenti scientifici, ma su un misto di magia e soprattutto sulla “teoria dei segni”. Il pallore del viso ad esempio veniva interpretato come cattiva circolazione e quindi continui salassi che alla fine debilitavano sempre di più il soggetto.

Vittima illustre fu ad esempio la famiglia dei Medici in Firenze. Sia Lorenzo il Magnifico che il padre erano vittime di violenti attacchi di gotta. pare che i dottori del tempo curassero questi soggetti col cuore di piccione in salmì, piatto pesantissimo che ovviamente portava alle stelle l’acido urico e quindi la gotta.

La moderna scienza dell’alimentazione e la buona agricoltura hanno compiuto passi da gigante. Ogni alimento viene studiato dal punto di vista fitochimico e quindi ben sappiamo che se voglio curare una anemia sideropenica (dovuta a mancanza di ferro) devo consigliare al paziente non salassi, ma una dieta ricca di cibi carnei (ricchi di ferro).

Le più frequenti richieste che al giorno d’oggi vengono fatte al nutrizionista sono soprattutto quelle relative ad una sana alimentazione e quelle relative ad un dimagrimento lento, graduale e salutistico. Questo felice connubio fra una sana agricoltura e un’ottima informazione alimentare si traduce poi in un migliore stato di salute.

* Medico fitoterapeuta