PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Film hard col figlio di 10 anni . Mamma rinviata a giudizio: "Per il ragazzino era un gioco"

Prima udienza il 17 aprile: la donna ha ripreso gli atti con il telefono ed è anche accusata di produzione di materiale pedopornografico. A scoprire tutto il padre del minorenne

Film hard col figlio di 10 anni . Mamma rinviata a giudizio: "Per il ragazzino era un gioco"

Film hard col figlio di 10 anni . Mamma rinviata a giudizio: "Per il ragazzino era un gioco"

Firenze, 6 aprile 2024 – Una libreria multimediale dell’orrore. Un catalogo di video e foto, tenuti nello smartphone come un normale album dei ricordi. Peccato che in quegli scatti e in quei filmati di normale non c’è proprio niente, perché riprendono gli atti sessuali di una madre con suo figlio di appena dieci anni. È una storia terribile, difficile da raccontare e ancora più difficile da accettare.

Il caso è finito sulla scrivania del pm fiorentino Alessandro Piscitelli, che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per la donna di 52 anni, originaria di Arezzo e residente a Firenze, dove sono avvenuti i fatti. Il processo inizierà il 17 aprile prossimo e l’accusa è quella di violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico. A portare alla luce l’intera vicenda è il padre, che si imbatte nei file durante un tentativo di riparazione del telefono del figlio.

Siamo a cavallo tra il 2020 e il 2021. I due coniugi stanno vivendo un periodo di grossa crisi: le cose tra loro non funzionano, e l’uomo (52enne) decide di andare a vivere per conto suo. Poco tempo dopo arriva la separazione, anche se la porta del dialogo tra i due rimane aperta: entrambi vogliono il bene del loro unico figlio. O almeno è quello che pensa l’ignaro padre.

La sconcertante sorpresa arriva in un weekend in cui la custodia del figlio spetta all’uomo. Il ragazzino, che nel frattempo ha compiuto undici anni, si rivolge al lui, in quanto esperto di informatica, per un guasto allo smartphone. Come ogni genitore di quest’epoca, anche il 52enne fiorentino sa che un device in mano a un giovane, poco più che bambino, può essere uno strumento deviante. Quindi, un po’ per curiosità un po’ per responsabilità genitoriale, decide di ‘spulciare’ chat e applicazioni. E nella galleria multimediale si imbatte in quello che definirà "il suo peggior incubo".

Una decina di video e di foto immortalano il figlio e l’ex moglie durante atti sessuali. Parole e gesti di entrambi lasciano intendere che sono comportamenti che durano da tempo: un gioco perverso e innaturale.

Il peggio, se possibile, è quello che il pubblico ministero Piscitelli trova nel cellulare sequestrato alla madre. Decine e decine di file, tra foto e video, in cui vengono immortalati atti sessuali. In aula, durante l’incidente probatorio svolto nei mesi scorsi per ’congelare’ le dichiarazioni dei minorenne, il giovane ha raccontato cosa accadeva dentro le mura domestiche: "Se fossi rimasto un altro po’ in quella casa, avremmo finito per fare anche altro".

Dopo la scioccante scoperta, il padre ha sporto denuncia e presentato un esposto alla procura di Firenze, che in breve tempo ha aperto un fascicolo. Alla donna è stato imposto l’allontanamento dal figlio (che adesso vive con il papà) e il divieto di avvicinamento ai luoghi da lui frequentati.