
di Lisa Ciardi
Ore 7.20 di ieri mattina: traffico fermo per un incidente dopo l’uscita di Lastra a Signa, in direzione mare. Ore 9.20, sempre ieri: prima dell’uscita di Lastra, rallentamenti e transito a passo d’uomo. Lunedì scorso, ore 8: tutto bloccato a Lastra a Signa per traffico eccessivo. Ancora lunedì, alle 9.15: coda dal Km 10, prima di Lastra, e poi ancora al Km 5. Domenica alle 17.20: un chilometro di coda dopo Ginestra in direzione Firenze. Sempre domenica, alle 18: rallentamenti per la presenza di un cinghiale con tre cuccioli all’altezza di Ginestra in direzione mare. È il bollettino di tre giorni a caso sulla Firenze-Pisa-Livorno, nel tratto che attraversa Lastra a Signa e che, come quello successivo, in direzione Scandicci, è da mesi al centro di continui disagi. Risolta la questione dei cantieri legati alla frana di Carcheri, i problemi continuano a restare tanti e la situazione appare ben peggiore del passato. Difficile capirne i motivi: se l’aumento del traffico legato al maggior uso di auto private a causa della pandemia o le condizioni della strada. Sta di fatto che non passa giorno senza che i canali ufficiali o le chat auto-organizzate di automobilisti invitino i cittadini a cambiare percorso e a evitare la superstrada nel tratto lastrigiano. "Sappiamo che la Fi-Pi-Li sta sopportando flussi enormi – spiega il sindaco di Lastra a Signa, Angela Bagni – ben superiori a quelli per i quali è stata progettata. Un problema serio è poi l’uscita di Scandicci che provoca continui rallentamenti, in attesa del rifacimento dello svincolo".
Così, per chi si immette a Lastra in direzione Firenze spesso le code iniziano già prima di entrare in superstrada, motivo che spinge anche chi conosce meglio la zona a tentare strade alternative. Solo dopo lo svincolo di Scandicci, il traffico inizia a scorrere, salvo rallentare di nuovo in prossimità di Firenze. Per chi invece rientra verso Lastra o Empoli, i rallentamenti iniziano spesso da Scandicci, proseguendo a tratti fino a Ginestra. Difficile capire come affrontare la situazione: le idee e i progetti per riorganizzare l’arteria ci sono, ma servirà tempo. I problemi invece stanno diventando una costante quotidiana.