"Un errore ipotizzare di gestire la farmacia comunale di Signa in forma aggregata con la società mista pubblico-privata Farmacie fiorentine Spa". La presa di posizione è dei consiglieri di "Uniti per Signa", Gianni Vinattieri, Andrea Di Bella e Matteo Mannelli. "I signesi hanno pagato costi alti per gestire la farmacia comunale attraverso Farmapiana – si legge nella nota –. Costi e rinunce che ora rischiano di essere portati in dote ad Apoteca Natura Spa, una società privata che gestisce, con quota dell’80%, ventuno farmacie comunali fiorentine. La maggioranza e il sindaco di Signa hanno bocciato la nostra mozione indirizzata a sventare questo scenario: un fatto che conferma quanto le trattative siano avanzate".
Era il 2010 quando la giunta di Signa, a seguito del superamento dei 18mila abitanti, revisionò la pianta organica delle farmacie prevedendone una nuova, in aggiunta alle quattro esistenti. Nel 2011 il consiglio comunale approvò di esercitare il diritto di prelazione della nuova sede farmaceutica e pochi mesi dopo venne scelta come forma di gestione la partecipazione alla società Farmapiana Spa.
"Nel 2012 – spiegano da Uniti per Signa – il consiglio approvò statuto e contratto di servizio di Farmapiana, prevedendo una concessione di 48 anni e il conferimento della sede farmaceutica a 570mila euro, nonostante un potenziale fatturato di 2 milioni di euro, insieme a un ulteriore esborso di 100mila euro finanziato con la fiscalità generale dei signesi. Infine nel 2017 fu fissato il canone concessorio annuo a favore del Comune a soli 48.477 euro all’anno fino al 2060. Una situazione paradossale se paragonata con i Comuni limitrofi. A Lastra a Signa la gestione della nuova farmacia comunale è stata affidata con gara ad evidenza pubblica: la concessione dura 18 anni e non 48 e ha permesso al Comune di incassare 1,2 milioni di euro a fondo perduto per la sede farmaceutica; inoltre all’ente va l’8% e non il 2% sul fatturato per almeno 180mila euro all’anno invece dei 48.477 euro di Signa".
Lisa Ciardi