
I volontari ai fornelli
Firenze, 17 dicembre 2020 - Quando il volontario dopo avergli lasciato il sacchetto con dentro il pranzo della domenica se ne è andato, il bambino con la manina tra la porta e il muro gli ha detto “Sei meglio di Babbo Natale. Me le riporti le lasagne?”.
Lui, è solo uno dei piccoli abitanti del quartiere di Careggi che, insieme alle loro famiglie, domenica scorsa sono stati serviti e riveriti come dei veri e propri re dai volontari del Circolo Sms Serpiolle. Un pranzo che nasce dall'amore dei cento soci del circolo che affonda le sue radici nel lontano 1904. Giovani e meno giovani, residenti e commercianti del quartiere di Careggi, hanno deciso di fare rete per aiutare i propri vicini. Persone con il mutuo sulle spalle, con i canoni di affitto che non riescono più a onorare. Famiglie finite sul lastrico per via dell'emergenza coronavirus o papà che hanno perso il lavoro. C'è di tutto e di più tra le 75 famiglie, segnalate dalla Caritas, servite domenica scorsa dai soci del circolo Sms Serpiolle.
“Domenica prossima torneremo – racconta Edoardo Trallori, uno dei volontari -, questo è un progetto che nasce dal nostro circolo presieduto da Vania Paoli in collaborazione con i servizi Caritas. In un momento come questo, abbiamo sentito l'esigenza di fare qualcosa per il nostro quartiere, di fare la nostra parte per combattere la povertà”. Così il circolo ha messo in piedi un vero e proprio catering con servizio completo dalla cucina alla consegna. Ai fornelli incontriamo Romano, Beppe, Arianna e Giacomo che sono riusciti a preparare chili di lasagne e pasta al sugo o al pomodoro ma anche pollo, arista e fagioli. Un vero e proprio pranzo della domenica che si rispetti. Naturalmente con un occhio di riguardo ai cittadini musulmani e ai piccoli omaggiati da una golosa sorpresa.
“E' stato bello poter fare qualcosa per gli altri, siamo riusciti a mettere in piedi una grande catena umana” dice Regina Romei impegnata a sporzionare i pasti insieme alla presidente del circolo Vania, a Marco, Franco e Isabella. “Una volta pronto il tutto, abbiamo confezionato i sacchetti e siamo andati con tre macchine a fare le consegne porta a porta” prosegue Edoardo Trallori. A salutare il grande lavoro di squadra anche gli assessori Federico Gianassi e Alessandro Martini che hanno portato il proprio messaggio di vicinanza. Sono tante le dimostrazioni di affetto ricevute dai volontari: persone che nonostante la mascherina sono riuscite a far trapelare tutta la gioia dallo sguardo.