
Il sindaco Carovani: "Chiesto l’ampliamento della rete idrica per la progettazione generale a Travalle". La gestione dell’altro edificio passerà da un patto di collaborazione pubblico-privato in via di approvazione.
Passa anche da un atto tecnico come l’arrivo dell’acqua nella struttura la rinascita dell’ex Mulino Valigari, all’ingresso dell’area agricola di Travalle. La giunta, infatti, ha approvato una delibera per l’estensione della rete idrica fino al mulino, di proprietà del Comune di Calenzano ma da molti anni in stato di visibile degrado e con una evidente necessità di riqualificazione: "La delibera – spiega il sindaco Giuseppe Carovani – prevede che Publiacqua monitori e supervisioni il progetto di ampliamento della rete idrica fino al mulino che sarà effettuato da una ditta esterna. Quanto previsto rientrerà nella progettazione generale relativa al molino, che è in corso e attualmente è in fase di acquisizione dei pareri degli enti preposti, come la Soprintendenza".
L’immobile, infatti, rappresenta la testimonianza storica e preziosa dell’attività rurale e produttiva della vallata: alimentato dalle acque del torrente la Marina, nel corso degli anni ha rappresentato un punto di riferimento del sistema agricolo del territorio. Senza un recupero in tempi brevi la struttura è però decisamente a rischio stabilità: "Il progetto generale mira al recupero e al restauro del manufatto – prosegue Carovani – e parte da un’ipotesi studiata alcuni anni fa dalla facoltà di Architettura dell’Università di Firenze su richiesta dell’Amministrazione dell’epoca. Per questo intervento è previsto un finanziamento di circa 1,6 milioni di cui 950mila euro da risorse regionali e il resto a cura del Comune".
Storia diversa, invece, per il Mulino del Lice per cui l’iter previsto avrà una tappa importante fissata per il consiglio comunale del prossimo 31 luglio: "Per quanto riguarda questo immobile – dice infatti il primo cittadino – prenderemo invece le mosse dal regolamento per promuovere i patti di collaborazione tra cittadini e associazioni e amministrazione comunale, che andrà all’approvazione del consiglio comunale a fine mese". L’ipotesi in questo caso è quella di arrivare a un percorso partecipativo e alla gestione indiretta del Comune.