BARBARA BERTI
Cronaca

Ex Gkn Proposta supercar elettriche "A regime nel 2027 con 700 posti"

Mzz Industries ha avanzato la candidatura per rilevare la Qf spa messa in liquidazione. Il business plan

di Barbara Berti

Batterie e supercar elettriche. Potrebbe essere questo il futuro della ex Gkn di Campi Bisenzio, oggi Qf spa di proprietà di Francesco Borgomeo. La vertenza, per la quale c’è un tavolo ministeriale aperto, è sempre ferma. Da un lato ci sono una fabbrica improduttiva e circa 300 operai senza stipendio da ottobre, dall’altro la proprietà che vuole liquidare l’azienda. Da tempo la Regione si è messa alla ricerca di nuovi potenziali investitori tramite lo scouting pubblico e sul tavolo dell’ente ci sono sei proposte. Tra queste anche quella di una cordata di imprenditori e manager guidata da Marco Barone, ingegnere meccanico e presidente di Mzz.Industries. "Il business plan prevede la trasformazione della fabbrica per la produzione di batterie al litio, elementi essenziali per avviare la diffusione di sistemi alternativi alla benzina e al diesel. Essenziali ma oggi quasi introvabili" sottolinea Barone spiegando che accanto a questa produzione è prevista quella per "motori elettrici e uno spazio dedicato all’assemblaggio di autovetture sportive in versione full electric".

Un progetto innovativo e ambizioso che ha un ‘gemello’ in Puglia, nella zona di Monte Sant’Angelo, a due passi da Manfredonia, dove il gruppo ha individuato i terreni dove un tempo sorgeva l’Enichem per la realizzazione del sito industriale. "Abbiamo alle spalle – racconta Barone – l’heritage di una realtà storica come Auto Mazzanti di Pontedera e crediamo che siano proprio le auto sportive ad adattarsi meglio alle motorizzazioni elettriche, proprio per le prestazioni che garantiscono". E comunque Barone è convinto che "da qui a 15 anni, le auto inquinanti spariranno e sarà opportuno farsi trovare pronti all’appuntamento. In questa fase, oltre alla necessità di rafforzare la componentistica, è necessario incrementare i chilometri di autonomia e ridurre i consumi, puntare al next level di efficienza con motori ibridi elettricoidrogeno e applicare tecnologie innovative e già disponibili che creano valore".

Il progetto è da circa 120 milioni di euro e oltre la metà (sui 70 milioni) avrebbero già una copertura grazie a un gruppo di banche internazionali. Secondo la road map di Barone, "il 2023 è l’anno per chiudere con i vari finanziamenti e riconvertire la fabbrica ex Gkn perché i macchinari presenti non sarebbero utilizzabili". Già nel 2024 potrebbero iniziare le prime produzioni per poi arrivare a regime entro il 2027 con 700 dipendenti e un miliardo di euro di fatturato. "Abbiamo intenzione di rilevare l’ex Gkn che produceva proprio componenti destinati alle industrie del settore automobilistico – ribadisce Barone - Stiamo verificando l’intero carteggio ma è nostra intenzione rilanciare, proprio a due passi da Firenze, una fabbrica che ha, grazie anche ai suoi operai, un know-how non indifferente. Sarebbe interessante produrre in Italia tutto ciò che è necessario per la produzione di auto elettriche. Un progetto che, abbinato a quello di Monte Sant’Angelo, trasformerà il nostro Paese in un punto di riferimento essenziale per il settore dell’automotive del futuro".