
L'ex ministro Vincenzo Scotti, presidente di Link Campus, tra le persone condannate nel processo fiorentino
Firenze, 16 luglio 2025 – Associazione per delinquere e falso. Con queste accuse, il tribunale di Firenze per il processo per gli esami facili alla Link campus ha condannato a 5 anni e 6 mesi il fondatore dell'università privata l'ex ministro Vincenzo Scotti, 92 anni, Claudio Roveda, ex rettore e il direttore generale Pasquale Russo. Cinque anni e due mesi a Stefano Mustica, ex vicepresidente del consiglio della scuola.
Inflitti poi due anni e due mesi a Felice Romano, segretario nazionale del Siulp, e a Alessandro Pisaniello e 3 anni e 1 mese ad Andrea Pisaniello. A far insospettire la guardia di finanza era stato un improvviso ‘boom’ di iscrizioni di poliziotti fiorentini. Da qui erano partite le indagini. La laurea era quella triennale di “Scienza della politica e dei rapporti internazionali". All’attenzione era finita anche una sorta di convenzione che la Link Campus ha stipulato con il Siulp.
Per Scotti, Russo e Roveda è scattata anche l'interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni. Assolti Carlo Cotticelli e Luca Fattorini dall'accusa di falso. Assoluzione per alcuni episodi di falso per Pisaniello e Romano, lo stesso Scotti e Mustica.
Prove sostenute fuori dalla sede preposta, verbalizzate solo successivamente dai professori e spesso svolte copiando interamente dal web. Si sarebbero svolti anche così, secondo l'accusa, gli 'esami facili' del corso di scienze della politica e relazioni internazionali all'ateneo privato Link campus di cui Scotti era stato anche stato anche presidente all'epoca dei fatti contestati, tra il 2016 e il 2018.
Il Siulp avrebbe indirizzato i poliziotti della questura di Firenze verso la Link Campus, in virtù di una convenzione siglata tra l'ateneo e la Fondazione sicurezza e libertà, di cui era presidente e legale rappresentante il segretario Felice Romano.
Nel maggio scorso, la corte d'appello di Firenze ha confermato assoluzioni e proscioglimenti per studenti e docenti dell'ateneo privato Link Campus University di Roma. Per sessantanove persone è caduta, ancora una volta, l'accusa di falso. I giudici hanno rigettato il ricorso della procura di Firenze che contro le sentenze di primo grado aveva chiesto la condanna per 7 e il rinvio a giudizio per gli altri imputati.