Eloy, ucciso all'Antella da un pirata della strada: l'automobilista torna in libertà

Il giudice ha convalidato il fermo e disposto l'obbligo di firma ma il 28enne è tornato libero

Eloy Baca Eslava con la famiglia

Eloy Baca Eslava con la famiglia

Bagno a Ripoli, 13 gennaio 2023 - L'omicidio di Eloy Baca Eslava è una notizia che ha sconvolto tutta la comunità di Antella Bagno a Ripoli. L'operaio peruviano di 61 anni è stato investito e ucciso da un pirata della strada mentre stava andando a lavoro martedì scorso. Il presunto pirata, si era appreso due giorni fa, è un marocchino di 28 anni, residente a San Polo in Chianti. Oggi, a distanza di quattro giorni dal tragico e fatale incidente, il 28enne è tornato in libertà

Convalidato il fermo

Il giudice Federico Zampaoli, infatti, ha convalidato il fermo e disposto per il 28enne, indagato di omicidio stradale aggravato dalla fuga, l'obbligo di presentazione ogni giorno alla polizia giudiziaria e il ritiro del passaporto. Una misura quest'ultima adottata per scongiurare il rischio di fuga: l'uomo, di origine marocchina, cameriere in un ristorante, aveva già un biglietto per ritornare in Marocco e sposare la fidanzata con la quale rientrare poi in Italia.

La dinamica dell'incidente

L'alta velocità, secondo quanto ricostruito, sarebbe la causa dell'incidente mortale, avvenuto all'alba di martedì scorso in via Brigate Partigiane. Il cameriere, questa l'accusa, era alla guida della sua Fiat Punto quando avrebbe investito l'operaio che stava attraversando la strada sulle strisce. Poi avrebbe proseguito verso casa, senza rallentare né fermarsi. A dare l'allarme un passante che ha chiamato il 118. Sull'asfalto sono stati rinvenuti alcuni frammenti di plastica compatibili con il faro di una vettura e nessun segno di frenata. Quando dopo qualche ora, l'automobilista è stato individuato dai carabinieri grazie alle telecamere di sorveglianza del comune di Bagno a Ripoli e Firenze, è stato sottoposto a fermo.

"Credevo fosse un animale"

Il giovane, difeso dall'avvocato Umberto Schiavotti, ha detto di non aver visto nessuno, ma di aver sentito un colpo sulla vettura immaginando fosse un animale. La sua auto secondo quanto emerso, aveva il faro anteriore destro rotto e il parabrezza danneggiato. "La velocità tenuta dall'indagato alla guida del veicolo - scrive il gip nell'ordinanza - non era regolata in modo che avuto riguardo alle circostanze di luce, tenuto conto dell'orario notturno, fosse evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone". Inoltre il conducente "non si è rivelato in grado di arrestare il proprio veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità di fronte a un ostacolo prevedibile come un pedone che attraversa la strada sull'attraversamento pedonale".

La raccolta fondi

Per aiutare la famiglia del 62enne, il Comune di Bagno a Ripoli ha aperto un conto corrente bancario avviando una raccolta fondi. La vittima lascia moglie e un figlio di otto anni. Questi gli estremi per effettuare una donazione sul conto aperto presso BCC Banco Fiorentino/filiale Antella IBAN: IT 81 R 08325 37721 000000216779. Intestatario: Comune di Bagno a Ripoli. Causale: Contributo in favore della famiglia di Eloy.

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