
Educazione sessuale nelle scuole. Gelo Pro vita "Grave, temi aberranti"
"E’ gravissima l’iniziativa gender promossa dal Comune di Pontassieve, guidata dall’esponente del Pd Monica Marini, in provincia di Firenze, partita dallo scorso 29 novembre, che proseguirà per i prossimi mesi, dal titolo "Facciamo (che parliamo di) sesso!", organizzati dalla Consulta dei Giovani di Pontassieve". La polemica - la cui intensità ha pochi precedenti nel capoluogo - è così servita. Con dibattiti accesi e canali social invasi da commenti, proteste e tentativi di difesa. L’ultimo attacco al ciclo d’incontri - in ordine di tempo - arriva da Donatella Isca, referente regionale della Toscana di Pro Vita & Famiglia onlus, e Roberto Lauri, referente della stessa associazione per il comune di Pontassieve. "Uno degli incontri - dicono Isca e Lauri - sarà addirittura all’Istituto Balducci, in orario scolastico. In quell’occasione,si parlerà di pornografia ed idealizzazione del sesso, come tabù e di rapporti dolorosi e patologie annesse. Mentre negli altri incontri al di fuori della scuola saranno proposti temi delicati ed in alcuni casi aberranti, come scambismo, poliamore e relazioni aperte, identità di genere, parafilie, comportamenti non convenzionali e metodi contraccettivi. Soprattutto l’evento a scuola è gravissimo - dicono ancora i due esponenti di Pro Vita & Famiglia - perché calpesta la libertà educativa dei genitori. Perché nell’orario delle lezioni? Dirigente e docenti hanno informato correttamente i genitori e fornito loro il necessario consenso informato preventivo? La scuola diventa teatro d’istanze ideologiche e politiche sulla pelle di giovani ed adolescenti. Questo non possiamo accettarlo. Chiediamo al sindaco - concludono Isco e Lauri - di ritirare il patrocinio ed al dirigente scolastico di annullare l’evento a scuola". Gli incontri sono già partiti il 29 novembre scorso, con un calendario che andrà avanti fino al 21 febbraio, con il prossimo appuntamento già in programma per il 13 dicembre. Dal comune di Pontassieve nessun commento, ad eccezione delle parole dell’assessore alle politiche giovanili Giulia Borgheresi: "L’iniziativa - dice Borgheresi - affronta un tema che è parte della quotidianità e riguarda tutti. Educazione e confronto sono un tassello fondamentale per costruire una società più consapevole e lavorare concretamente nell’ottica della prevenzione, anche delle violenze".