Eccidio nazista di Crespino Prorogati i tempi dei risarcimenti

La richiesta può essere avanzata dai familiari delle 44 vittime, uccise per rappresaglia nel ’44

Eccidio nazista di Crespino  Prorogati i tempi dei risarcimenti
Eccidio nazista di Crespino Prorogati i tempi dei risarcimenti

Si è aperta la possibilità di chiedere un risarcimento per le vittime del Terzo Reich, una richiesta che possono avanzare i familiari di chi è stato ucciso nelle stragi naziste, che insanguinarono anche il Mugello tra la primavera e l’estate del 1944. Per questo l’altro ieri, a Crespino del Lamone, nel comune di Marradi, luogo della più terribile strage in terra mugellana, con 44 persone fucilate per feroce rappresaglia, compreso il parroco, due donne e un bambino, si è tenuto un incontro organizzato dall’amministrazione comunale - presente il sindaco Tommaso Triberti - e dal Comitato Onorcaduti di Marradi e Fantino, rappresentato da Irene Alpi, insieme a un legale, l’avvocato Diego Cremona, che ha illustrato la situazione. "Un emendamento al Decreto Milleproroghe - ha spiegato Cremona - ha riaperto i termini per la presentazione della domanda di risarcimento delle vittime di violenze naziste, termine inderogabilmente fissato al 27 giugno, prevedendo uno stanziamento pari a 55 milioni di euro. Entro questa data i parenti eredi delle vittime possono presentare domanda tramite citazione ordinaria. Il rimborso spetta in quota piena agli eredi diretti e in quota ridotta più il grado di parentela è lontano. In quest’ultimo caso il danno va anche argomentato e provato: occorre dimostrare che l’evento luttuoso ha condizionato la vita di chi lo ha subito".

La possibilità di chiedere un risarcimento – che può giungere a qualche centinaio di migliaia di euro per i figli, e a qualche decina di migliaia di euro per i nipoti – era già stata data qualche mese fa, ma con una finestra temporale troppo ristretta. Adesso, su iniziativa dell’onorevole Dario Parrini, all’unanimità è stato approvato un emendamento che riapre i termini. Una possibilità molto concreta: a Crespino ci sarebbe ancora otto figli di vittime dell’eccidio, e un numero molto maggiore di nipoti.

"La strage di Crespino, Fantino, Lozzole e Campergozzole – ricorda la presidente del Comitato Irene Alpi - avvenne il 17 e il 18 luglio del 1944. E’ difficile rendersi conto oggi di quanto tragico e doloroso fu quell’evento per la vita di intere famiglie, private all’improvviso del padre e del marito. Fu un lutto che ha segnato indelebilmente il paese e che nessun risarcimento in denaro, anche se giuridicamente dovuto, potrà mai cancellare".

Paolo Guidotti