
Paolo Dal Poggetto
Firenze, 25 giugbno 2019 - Lo storico dell'arte Paolo Dal Poggetto, tra i protagonisti del salvataggio delle opere d'arte danneggiate dall'alluvione dell'Arno e autore della scoperta dei disegni murali di Michelangelo nelle Cappelle Medicee di Firenze, è morto a Firenze all'età di 83 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie, la storica dell'arte Maria Grazia Ciardi Duprè, autorevole studiosa della miniatura e specialista del Rinascimento, e dai figli Andrea, Giovanni e Luca, precisando che le esequie si terranno martedì 25 giugno alle 15,30 nella basilica fiorentina della Santissima Annunziata.
Dal 1979 al 2003 è stato soprintendente per i Beni Artistici e Storici delle Marche e ha diretto anche la Galleria Nazionale delle Marche a Urbino, comune del quale era cittadino onorario. Nato a Firenze nel 1936, Paolo Dal Poggetto si è laureato con Roberto Longhi all'Università degli Studi di Firenze con una tesi sul pittore lucchese del Seicento Pietro Ricchi.
Nel 1963 ha effettuato le ricerche sul territorio e pubblicato il catalogo della mostra "Arte in Valdelsa dal XIII al XVIII secolo" tenutasi a Certaldo. Ispettore storico dell'arte dal 1966 presso la Soprintendenza alle Gallerie di Firenze, ha partecipato al salvataggio delle opere d'arte danneggiate dalla terribile alluvione di quello stesso anno. Vicedirettore del Laboratorio di Restauro della Fortezza da Basso, ha collaborato all'organizzazione e ha accompagnato l'esposizione "Affreschi e sinopie" a New York e in nove capitali europee (1968-71); e ha collaborato con Umberto Baldini alla grande mostra " Firenze Restaura" (1972). Divenuto direttore del Museo delle Cappelle Medicee, nel 1975-76 vi ha scoperto (sotto varie scialbature) negli ambienti della Sagrestia Nuova della basilica di San Lorenzo i grandi disegni murali - di figura e di architettura - di Michelangelo e della sua scuola, pubblicandoli in vari articoli e in un volume (1979, edizione Centro Di).
Nel 1979 Dal Poggetto si trasferì a Urbino come soprintendente per i Beni Artistici e Storici delle Marche. Del suo ampio lavoro di restauro e promozione del patrimonio artistico marchigiano si ricorda tra l'altro l'organizzazione e la direzione delle grandi mostre "Lorenzo Lotto nelle Marche: il suo tempo, il suo influsso" (Ancona, 1981), curata insieme a Pietro Zampetti; "Urbino e le Marche prima e dopo. Raffaello" (Urbino, 1983), curata insieme a Maria Grazia Ciardi Duprè; "L'arte nelle Marche ai tempi di Sisto V" (Ascoli Piceno, 1992); "Piero e Urbino, Piero e le Corti rinascimentali" (Urbino, 1992). Per la Galleria Nazionale delle Marche, di cui è stato direttore, ha promosso e realizzato il recupero e l'ampliamento di intere zone del Palazzo Ducale; ha ideato e messo in opera il nuovo allestimento; ha promosso molte e notevoli acquisizioni (tra l'altro quelle di importanti dipinti del Quattrocento marchigiano e di rari oggetti in ceramica del Ducato di Urbino appartenenti alla fine del '500 e agli inizi del '600, presentati nella mostra "Capolavori per Urbino" del 1988). Tra le sue pubblicazioni scientifiche oltre a vari articoli su Pietro Ricchi (1972, 1995), figurano gli studi su Raffaellino del Colle e sulla decorazione della Villa Imperiale a Pesaro (1983), la monografia sul pittore lombardo 'della realtà' Antonio Cifrondi (1984, in "I Pittori Bergamaschi").
Poeta schivo e nascosto, solo a partire dai 50 anni Paolo Dal Poggetto ha pubblicato sue liriche: "Rubini azzurri" (1984) che raccoglie solo poesie scritte dopo il 1979; "Occhi color del vento" (1990, con una presentazione di Mario Luzi) e "La luna anch'io, e piangere e giocare" (1994, con una presentazione di Giorgio Luti). Dopo molti anni di silenzio, nel 2006 - al compimento del suo 70° anno - ha pubblicato "Giardino d'avorio", otto liriche scritte e corrette tra il 1957 e il '61, alzando un velo sugli inizi della sua attività poetica. Quindi, nel 2007 ha dato alle stampe "Luce dentro altra luce", quarantotto poesie scritte tra il 1994 e il 2003; e, a fine 2008, "Da lontano la vita", poesie dal 2004 al 2008.