REDAZIONE FIRENZE

Quella strage nazista a Crespino. Risarciti due nipoti delle vittime

Centomila euro ai parenti di Lorenzo Pieri e Pietro Tagliaferri, uccisi il 17 luglio 1944 vicino villa Mazza

Nel 2023 Triberti, Cremona e Alpi

Nel 2023 Triberti, Cremona e Alpi

Ormai sono numerose le sentenze del Tribunale di Firenze che assegnano indennizzi ai familiari delle vittime trucidate dalle rappresaglie naziste. E non poche riguardano Marradi e Palazzuolo, che furono tragico teatri di uno dei tanti eccidi perpetrati dalle SS naziste, a Crespino del Lamone e a Fantino. L’ultima sentenza in ordine di tempo riguarda due nipoti di Lorenzo Pieri e Pietro Tagliaferri, uccisi in quel terribile 17 luglio 1944 nei pressi di villa Mazza, a Crespino. Il Tribunale di Firenze ha attribuito un indennizzo di 50 mila euro ciascuno ai due parenri, assistiti dall’avvocato Diego Cremona. Un terzo, pronipote, figlio di una terza sorella, è stato escluso. Le sentenze emesse dai Tribunali sui ricorsi presentati dai familiari delle vittime degli eccidi sono ormai un migliaio a livello nazionale, mentre per Crespino sono almeno una cinquantina i ricorrenti. Questo dopo che il governo Draghi ha creato un apposito fondo ristori del quale, al posto della Germania, si è fatto carico lo Stato italiano.

Sentenze in gran parte favorevoli – anche se non tutte con gli stessi criteri di assegnazione -, ma ben pochi sembrano abbiano riscosso quanto dovuto. Lo Stato italiano, prima con l’avvocatura che ha resistito alle richieste e talvolta si è appellata alle sentenze, poi il ministero dell’Economia che ritarda i pagamenti, sembra frenare il diritto dei familiari delle vittime.

Il senatore Dario Parrini (Pd) lo dice chiaramente: "Ho presentato sette interrogazioni al governo per chiedere quanto finora hanno erogato, e a quanto ammontano i valori delle cause. Non c’è stata alcuna risposta. Per chi ha perso un genitore o un nonno e da 80 anni attende giustizia è un’attesa intollerabile. Un atteggiamento ostruzionistico, quello del Ministero, davvero incomprensibile".

Paolo Guidotti