
Nel riquadro Alessandro Dei, che degli Azzurri è stato capitano e presidente
Firenze, 21 agosto 2025 – Lutto nel calcio storico: oggi pomeriggio è scomparso Alessandro Dei, 70 anni, per una malattia inguaribile. Storico giocatore, a lungo capitano e poi presidente degli Azzurri, Dei era più di un volto del calcio storico: un professore di educazione fisica amato dagli studenti, un uomo impegnato nel volontariato e nella solidarietà, padre premuroso di tre figli.
“Oggi ci lascia un grande azzurro – ha ricordato commosso il figlio Lorenzo in un messaggio social – Alessandro Dei, il capitano azzurro! Un vero fiorentino! Il funerale sarà in Santa Croce con tutte le onorificenze che si merita”.
“Alessandro era un amico – dice con voce strozzata il presidente del Calcio storico Michele Pierguidi – È una grande perdita per tutta la città, era affezionato alle tradizioni popolari. Un professore splendido al liceo Gobetti Volta ed è stato anche promotore del Calcio in costume nella scuola. Aveva fatto innamorare tanti giovani a questa bellissima tradizione. È stato capitano degli Azzurri, per tanti anni, punto di riferimento per i ragazzi, ha iniziato lui il figlio Lorenzo al gioco. Persona buona, generosa, promotore di tante partite di beneficenza dei veterani”.
“È stato presente in tutto, dava sempre una mano – lo descrive Maurizio Matta, attuale presidente degli Azzurri – Sono presidente da sei anni, lo volli vicepresidente perché era una persona con moltissima esperienza, un vero archivio, un grande appassionato, di enorme spessore, un grande in tutti i sensi”.
“Ci conoscevamo dall’età di dieci anni, perché era nato a Sorgane come me. Abbiamo fatto tutto insieme, solo il colore ci ha divisi ed è nata una sana rivalità che poi è sfociata nella nascita dell’associazione 50 minuti di cui è stato uno dei fondatori – lo ricorda l’amico Franco Prosperi, storico calciante di parte verde – È stato una pietra miliare degli Azzurri, da calciante l’ho affrontato anch’io. Era dedito al suo lavoro di insegnante, era andato in pensione da pochissimo, aveva portato avanti tanti progetti e ancora lo faceva, ma è stato sfortunato perché questa malattia inesorabile ce l’ha portato via. L’ho visto un’ora prima che se ne andasse. Si è spento in maniera serena dopo aver parlato con i propri figli, ha fatto un’uscita da signore. Lunedì era andato da solo in macchina al mare. Poi un tracollo improvviso. Sicuramente la prossima partita dell’Assedio il 17 febbraio sarà dedicata a lui e Franco Piccolo”.