
Eccome se si muove ’la città profonda’, che non si è fermata neanche durante la pandemia, che sapeva che "a casa è meglio" non poteva essere possibile per tutti. Dopo un lungo lavoro di ricognizione la Comunità di Sant’Egidio ha realizzato la nuova guida ‘Dove dormire mangiare lavarsi’, pensata per i senza fissa dimora, per chi esce dal carcere o per chi ha bisogno di aiuto in presenza di domande primarie, ma anche per operatori e volontari alla ricerca di informazioni utili sui servizi che si possono trovare a Firenze. E’ la prima edizione dopo il Covid.
E’ stata presentata a Firenze presso l’auditorium della Fondazione CR da Serena Fabbrini (Sant’Egidio), don Marco Zanobini (che da circa dieci anni ha allestito una mensa nei locali della chiesa dei Santi Fiorentini), Guido Guidoni, Direttore dell’Unità Funzionale Complessa Dipendenze della Zona Fiorentina Nord-Ovest, e Michele Minicucci che, per il Comune di Firenze, ha portato il saluto dell’assessora al Welfare Sara Funaro. Nella guida la radiografia della "città profonda" e gratuita: 12 tra associazioni e parrocchie che fanno distribuzioni per strada ogni sera, dieci le mense allestite da Caritas, associazioni e parrocchie. Solo Sant’Egidio ha distribuito in un anno circa diecimila pasti; 100 al mese, i pacchi alimentari consegnati a famiglie, come anche vestiti e materiali per l’igiene personale. 14 i luoghi dove dormire. 10 i centri di orientamento sanitario e 9 di orientamento legale, tutti gratuiti. 19 i centri per la distribuzione di vestiti, 30 quelli per le distribuzioni alimentari, 42 i punti di ascolto. 17 servizi sono rivolti all’assistenza per la gravidanza e a donne con bambini, 11 per donne in difficoltà, 14 per detenuti ed ex detenuti. 19 le scuole di italiano che consentano alfabettizzazione per i nuovi europei e fiorentini.
Servono servizi di mediazione, come quello condotto da Caritas, tra chi ha ritrovato lavoro e cerca una casa e i proprietari, e più luoghi per lavarsi. Per segnalazioni e aggiornamenti della guida: [email protected]. Chi vuole aiutare può telefonare allo 055.234.27.12 o scrivere alla mail [email protected]
Michele Brancale