Cento anni fa nasceva Don Lorenzo Milani, Sergio Mattarella a Barbiana: "Mai far tacere qualcuno, tantomeno un libro"

Intervento del Capo dello Stato proiettato su due maxischermi. Lascerà il Mugello in elicottero in direzione di Novoli, dove parteciperà alla chiusura delle celebrazioni per l’attentato dei Georgofili

Vicchio di Mugello (Firenze), 27 maggio 2023 – Barbiana festeggia il centenario dalla nascita di don Lorenzo Milani: oggi, nella piccola località collinare mugellana, è arrivato il presente della Repubblica Sergio Mattarella

E’ la prima volta che un Capo dello Stato è presente a Barbiana. Il riconoscimento della grandezza di don Milani è avvenuta da parte della Chiesa solo molto tempo dopo la sua morte, con un tardivo riconoscimento della sua opera, suggellata dalla visita di Papa Francesco a Barbiana il 20 giugno 2017.

L’intervento completo del presidente Mattarella

"La scuola non seleziona ma aiuta a crescere, perché è di tutti e per tutti, come la cultura si nutre di confronto, non mette a tacere nessuno, nessun libro e nessuna sua presentazione”. Sergio Mattarella, con un inciso in un discorso dedicato al vero concetto di merito, lancia un riferimento alla contestazione con la quale una settimana fa è stata zittita Eugenia Roccella al salone del libro di Torino.

"La scuola di Barbiana durava tutto il giorno - ricorda il presidente della Repubblica - Cercava di infondere la voglia di imparare, la disponibilità a lavorare insieme agli altri. Cercava di instaurare l'abitudine a osservare le cose del mondo con spirito critico. Senza sottrarsi mai al confronto, senza pretendere di mettere a tacere qualcuno, tanto meno un libro o la sua presentazione".

Ma il centro del ricordo di don Milani è la scuola, è il motto 'i care', un motto che per ironico paradosso dall'esilio montano delle poche case di Barbiana ha superato i confini facendo il giro del mondo. "Nella sua 'inimitabile azione di educatore' don Milani "pensava alla scuola come luogo di promozione e non di selezione sociale. Una concezione piena di modernità', di gran lunga più' avanti di quanti si attardavano in modelli difformi dal dettato costituzionale" sottolinea il Presidente nel 75' anniversario della Carta.

È la prima volta che un presidente della Repubblica visita Barbiana, mentre risale al 2017 la visita di Papa Francesco

Alla presenza del capo di Stato, è stato inaugurato il programma degli appuntamenti istituito dal Comitato nazionale per il centenario. Per facilitare la partecipazione all’evento, l’intervento del presidente è stato trasmesso anche su maxischermi più a valle: sia al lago Viola, sia al Teatro Giotto del capoluogo comunale Vicchio.

Il lago Viola è stato anche tappa della tradizionale marcia, che giunge alla ventiduesima edizione che ha avuto il via in piazza Giotto con i saluti dell’amministrazione comunale e gli interventi del coordinatore nazionale Tavolo della pace e organizzatore della marcia PerugiAssisi-marcia della Pace e della Fraternità, Flavio Lotti, dell’autore dell’installazione "Eldorato" Giovanni De Gara e degli studenti dell’Istituto comprensivo di Vicchio, autori di un libretto.

Un estratto dalla "Lettera ai cappellani militari" di don Milani è stato il tema di meditazione della marcia: "Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri".

Nella piccola frazione del comune di Vicchio, in Mugello, don Milani era arrivato nel dicembre del 1954 e qui ha esercitato fino alla morte nel giugno del 1967 il suo fecondo e originale ministero di educatore.

9:05 Al via la cerimonia                                                 La cerimonia inizia alle 11 con i saluti del sindaco di Vicchio, Filippo Carlà Campa, e del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Seguiranno gli interventi di Agostino Burberi, presidente della Fondazione don Milani, e Yasmine Laktaoui, giovane educatrice del doposcuola milaniano di Calenzano, del presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, e della presidente del Comitato nazionale delle celebrazioni per il Centenario della nascita di don Milani, Rosy Bindi.                            
9:30Il programma

Alle 10.30 il presidente della Repubblica visiterà la canonica dove don Lorenzo ha fatto la scuola e scritto con i suoi allievi 'Lettera a una professoressa', e il piccolo cimitero dove è sepolto

9:40Marcia a Barbiana

Si svolgerà la XXII edizione della Marcia a Barbiana. Il patrocinio dell'evento, inserito nell'ambito del Centenario della nascita di don Milani, è di Anci, Regione Toscana, Città Metropolitana Firenze e Unione Comuni Mugello.  

10:36Mattarella arrivato a Barbiana

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Barbiana. È la prima volta che un presidente della Repubblica visita Barbiana, mentre risale al 2017 la visita di Papa Francesco. Mattarella è arrivato in elicottero, accolto dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dal sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa, dal sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella e dal vice prefetto Eugenio Pitaro.

10:53La visita del Capo dello Stato

Mattarella raggiungerà poi il cimitero di Barbiana per depositare un cuscino di fiori sulla lapide di don Milani, e poi procedere ad una breve visita della Cappella.   

11:30Marcia di Barbiana

E' partita a Vicchio del Mugello la 22esima edizione della Marcia a Barbiana. I partecipanti hanno mosso i primi passi per raggiungere il lago Viola e da qui la località di Barbiana. Numerosa presenza di rappresentanti di Comuni dell'area metropolitana fiorentina e toscani con Gonfaloni.   

11:40L’intervento del cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi

“La testimonianza di don Lorenzo Milani è tuttora importante perché ci sono i figli delle tante Barbiana nascoste nelle case delle periferie o nei campi profughi, dove accettiamo crescano migliaia di bambini senza futuro e senza scuola”. Ha detto il cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi. «Don Milani ci costringe a sporcarci di fango, di vita vera, perché non si lascia certo ridurre a oggetto da salotto senza cambiare il salotto o senza uscirne, proprio come aveva fatto lui, borghese, colto, che scelse di imparare diventando maestro e alunno dei poveri, stando dalla parte dei poveri per trovare la propria parte, profeta intransigente di cambiamento e per questo libero prete della sua Chiesa senza la quale non voleva vivere»

11:45L’intervento di Mattarella 

"Don Lorenzo Milani è stato anzitutto un maestro. Un educatore. Guida per i giovani che sono cresciuti con lui nella scuola popolare di Calenzano prima, e di Barbiana poi. Testimone coerente e scomodo per la comunità civile e per quella religiosa del suo tempo. Battistrada di una cultura che ha combattuto il privilegio e l'emarginazione, che ha inteso la conoscenza non soltanto come diritto di tutti ma anche come strumento per il pieno sviluppo della personalità umana". 

12:10Mattarella: “La costituzione era il suo vangelo”

"Aveva un senso fortissimo della politica don Lorenzo Milani. Se il Vangelo era il fuoco che lo spingeva ad amare, la Costituzione era il suo vangelo laico”

12:26Mattarella: “Mai mettere a tacere qualcuno”

"La scuola di Barbiana durava tutto il giorno. Cercava di infondere la voglia di imparare, la disponibilità a lavorare insieme agli altri. Cercava di instaurare l'abitudine a osservare le cose del mondo con spirito critico. Senza sottrarsi mai al confronto, senza pretendere di mettere a tacere qualcuno, tanto meno un libro o la sua presentazione. Insomma, invitava a saper discernere".

13:00Il capo dello Stato lascia Barbiana

Sergio Mattarella ha lasciato Barbiana da dove è ripartito in elicottero e nel pomeriggio sarà a Firenze, al palazzo di giustizia, dove parteciperà ad una cerimonia organizzata dalla Corte d'Appello per la commemorazione della strage di via dei Georgofili del 27 maggio 1993

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